“Just another day to be great in LA”. Cosi iniziò il collegamento alla FSN WEST, televisione locale californiana che quel giorno trasmise una normale partita di regular season che vedeva i Los Angeles Lakers affrontare i Toronto Raptors. Sono passati più di 15 anni da quella partita dove tutti sappiamo cosa sia accaduto. Kobe Bryant mette a referto 81 punti. Questa prestazione e rimasta nella storia non solo perché e il secondo giocatore ad aver segnato piu punti in una singola partita. (il primo è Wilt Chamberlain 100 punti).
Ma è da sottolineare che Kobe in quella partita di punti ne fece 55 solo nel secondo tempo. Questa prestazione fece vincere la partita ai Lakers che nell’intervallo erano sotto di 14 punti. Le due squadre che si affrontarono non erano delle migliori in quell’anno poiché soprattutto i californiani che avevano appena chiuso il ciclo Shaq si trovarono in una fase di ricostruzione al cui centro del progetto c’era proprio Kobe Bryant. Nella sua carriera la mentalità, la dedizione, il sacrificio ma soprattutto l’ossessione portarono Kobe dove si trova in questo momento ovvero nella Hall Of Fame.
Kobe Bryant: queste le sue parole
“Molti giocatori si impongono dei limiti. Pensano di realizzare un sogno, segnando 50 o 60 punti. Io non ho mai riflettuto in questo senso. Ho sempre sviluppato il mio gioco per essere il miglior giocatore possibile, senza pensare ad un numero di punti da raggiungere, perché è sempre un limite. Segnare 81 punti significa non aver mai pensato ad un ipotetico limite. Significa allenarsi per amore verso il gioco ed esser premiato dalla pallacanestro.”
I Lakers prima di quella partita non venivano da un periodo molto positivo. Ma Le due sconfitte contro i Sacramento Kings ed i Phoenix Suns, l’iniziale dominio dei Toronto Raptors allo Staples Center, ed i fischi dei tifosi gialloviola fecero presagire in qualcosa che è rimasto e rimarrà nella storia per chissà quanto tempo. Da definire come Poetry in Motion.