Cagliari inesistente, l’Atalanta passa il turno di Coppa
Un’altra prestazione senza mordente per un Cagliari che viene dominato per tutta la partita nonostante il solito colpo di coda del pareggio di Sottil, come in campionato, ma li fu peggio (5-2).
La rete del figlio d’arte è, come nella gara di campionato, un fuoco di paglia in una prestazione che conferma una squadra in totale caduta libera, in baratro che il Presidente deve o almeno dovrebbe arginare.
L’unico modo sarebbe smentire se stessi e cacciare quell’Eusebio preferito a Zenga ad agosto nell’idea di vedere la squadra nelle zone alte della classifica.
Ma come nelle precedenti quattro gare la squadra dell’ex tecnico di Sassuolo, Roma e Sampdoria è l’ombra di se stessa.
Nemmeno un tiro in porta nella prima frazione di gioco, nel secondo, oltre alla rete di Sottil più casuale che altro, è stata un dominio orobico.
Il Presidente Giulini dovrebbe fare quello che nessuno avrebbe pensato potesse essere necessario, ossia asfaltare velocemente quel progetto tecnico affidato con tanto entusiasmo all’ex giocatore del Piacenza.
La tifoseria rossoblù insorgerà in rete, già dal primo tempo ogni tifoso iscritto ai Social avrà vomitato veleno sulla squadra, sulla pochezza tecnica e fisica di tutti i giocatori.
Ma soprattutto su questo tecnico sopravalutato, come era Zeman.
L’unico da salvare, come sempre, è il portiere che oggi non è Cragno ma Vicario.
Lui è il futuro, crediamo che il numero 28 verrà ceduto a fine stagione, a prescindere dal piazzamento di classifica.
Ad amplificare il momento disastroso della squadra c’è il rumors della chiamata dell’ex direttore sportivo Capozucca che tanto bene fece nel biennio 2015-2017.
Pierluigi Carta, tanto elogiato, dovrebbe essere sostituito e con il nuovo-ex DS e bisognerà ricostruire la squadra e riportare fiducia e buoni risultati. Tuttavia colpevolizzare di tutte le responsabilità l’attuale DS sarebbe troppo facile e ingeneroso.
Chi chiamare al posto di Di Francesco, questo è il dilemma
Rastelli sarebbe un’operazione a costo risicato e con Capozucca sarebbe perfetto sebbene il napoletano non sia amato a Cagliari ma col Covid e gli stadi chiusi nessuno se ne accorgerebbe.
Richiamare Zenga sarebbe una cosa da pazzi visto come è stato trattato l’ex uomo ragno, ma a questo punto bisognerebbe non pensare a un progetto a lungo termine ma un allenatore che risollevi la squadra, purtroppo Mazzone è in pensione da anni, chi altri sarebbe perfetto per l’ambiente rossoblù?
MASSIMILIANO ALLEGRI sarebbe la perfezione allo stato puro, ma il suo stipendio è qualcosa di impossibile per le casse sarde, oltre al fatto che Max ha già rifiutato una volta.
Maurizio Sarri era un vecchio pallino di Giulini ma sarebbe un’idea per la prossima estate.
Che Giulini non si metta alla caccia di Diego Lopez un’altra volta?
Ecco una lista fotografica di allenatori disoccupati i cui nomi sono noti e che non hanno bisogno di essere presentanti.
Uno di questi potrebbero fare al caso del Cagliari, forse?
O forse anche no!
Atalanta Cagliari 3-1, risultato e tabellino
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo, Romero, Djimsiti; Maehle, Pessina (46′ De Roon), Freuler (75′ De Paoli), Gosens (68′ Hateboer); Malinovskyi; Miranchuk (68′ Ilicic), Muriel (88′ Palomino).
A disposizione: Rossi, Gollini, Toloi, Lammers, Gyabuaa, Cortinovis, Zapata.
Allenatore: Gasperini.
CAGLIARI (4-2-3-1): Vicario; Zappa, Ceppitelli, Walukiewicz, Tripaldelli (83′ Lykogiannis); Marin, Caligara (66′ Joao Pedro); Tramoni (72′ Pereiro), Nandez, Sottil (83′ Ounas); Pavoletti (66′ Cerri).
A disposizione: Aresti, Cragno; Boccia; Delpupo; Simeone.
Allenatore: Di Francesco.
MARCATORI: 43′ Miranchuk (A), 55′ Sottil (C), 61′ Muriel (A), 65′ Sutalo (A).
AMMONITI: Ilicic (A).
ARBITRO: Dionisi di L’Aquila.