Una prestazione nel complesso mediocre dalla parte rossoblù, nonostante il 53% di possesso palla, ma sterile e poco fruttuoso.
Se se al minuto 9 Joao Pedro avesse insaccato la palla in rete, servito da Nández, lanciato a rete davanti al portiere, palla che sfiora il palo di un millimetro, forse sarebbe cambiata l’inerzia della gara, ma qualche minuto dopo, al 12esimo iniziava il martellamento nell’area di rigore rossoblù delle rondinelle.
Donnarumma, capocannoniere della passata stagione in Serie B, insaccava in rete su cross dalla destra di Bisoli Jr, questi, giocatore di nascita cagliaritana, che poi avrebbe realizzato la seconda rete annullata al Brescia ad inizio ripresa.
Entrambe le reti venivano momentaneamente convalidate da Abbattista di Molfetta ma successivamente il VAR Pairetto di Nichelino faceva annullare.
Il risultato rimaneva bloccato sullo 0-0 ma i pericoli per la porta di Rafael era costanti.
Il brasiliano classe 1982 in più di un’occasione, anche contro Leeds e Chievo Verona, si dimostrava fuori fase, lontano parente di quello che qualche stagione fa deliziava il pubblico del S.Elia.
Le sue 37 primavere e l’inattività a mio avviso lo hanno rallentato e i tempi di intervento errati sono la prova anche di come i difensori centrali, soprattutto Ceppitelli, avendo come portiere un compagno insicuro, trasformano l’intero reparto in una nave pronta ad affondare.
Avere come primo portiere Cragno evidenzia le differenze, oggi il ragazzo di Fiesole andrà a Roma per l’esito delle visite, si spera sia assente il meno possibile, ma la Società cagliaritana sta vagliando la possibilità di prendere un altro portiere con prestito secco per sei mesi.
Sembrerebbe che Olsen della Roma sia il prescelto, sebbene inizialmente, già dopo la Coppa Italia si pensava a Sorrentino, l’ex Chievo svincolato e pupillo di Maran, un altro, dopo i tanti ex Chievo presi in un anno dal Cagliari: Andreolli, Castro, Birsa e Cacciatore.
Ormai il Cagliari si sta tinteggiando di giallo blu e per molti tifosi, avendo la filosofia difensivista piuttosto che propositiva, Maran e il suo credo calcistico non piacciono.
Molti non si spiegano come sia stato possibile fare un contratto di 3 anni al tecnico trentino, i più la trovano una follia, soprattutto nel caso in cui le cose non dovessero andare come ci si aspetterebbe, e se le premesse sono queste siamo già alla frutta!
DE ZERBI
Da ricordare che la prima scelta per il dopo Diego Lopez già per la scorsa stagione sarebbe dovuto essere l’ex Foggia e Benevento De Zerbi, ma da uomo d’onore qual è il buon Roberto, si era già promesso sposo al Sassuolo, dove tuttora allena.
Al minuto 40 i problemi per il Cagliari aumentano con l’infortunio di Pavoletti che di li a qualche minuto, dopo essere stoicamente rientrato, deve lasciare il terreno per Alberto Cerri, tra lo scettiscismo generale del pubblico dell’arena, visto che il ragazzo parmense non è l’alter ego del Livornese e la sua prova, inoltre, essendosi macchiata del rigore decisivo, sebbene discutibile in maniera assoluta, lo colloca tra i calciatori della rosa che la stragrande maggioranza della tifoseria vuole lontano dal Cagliari.
ALBERTO CERRI
A mio avviso il ragazzo non è pronto per la Serie A, ogni qual rara volta è chiamato a dare il suo contributo stecca vistosamente, ieri non ne ha azzeccata una e ha pure mancato la palla in un’azione d’attacco nell’area di rigore avversaria, il rigore provocato, sebbene quasi incolpevole, aumenta i malumori per il suo utilizzo.
La cessione in prestito in Serie B è condivisa dalla stragrande maggioranza della tifoseria, forse il suo livello è quello, non la Serie A.
51esimo
E’ il minuto che deciderà la partita.
Sull’angolo di Tonali e la sponda di Chancellor, interviene goffamente Cerri che involontariamente ma nettamente colpisce la palla con la mano e, sebbene l’arbitro avesse fatto proseguire, alla prima occasione buona il Signor Pairetto di Nichelino richiamava il Direttore di gara che, dopo essersi recato al monitor del VAR decretava il rigore.
Francamente assurdo, non per partito preso, ma lo era anche quello di Firenze concesso al Napoli quando Mertens cadeva sull’ex Cremonese Castrovilli, mentre non veniva concesso a favore della Fiorentina per il fallo su Ribery.
Da ricordare che il Direttore di gara di Fiorentina Napoli, ossia Davide Massa, osserverà almeno un turno di squalifica assieme all’arbitro VAR Valeri di Roma.
Ma i danni cucinati alla viola rimangono, forse dovrebbero essere considerati errori tecnici e la partita ripetuta?
Quando è clamoroso dovrebbe essere così, a mio avviso.
Il Cagliari realizzava la rete del pareggio, ma anche quella, ed era la terza, era irregolare, fuori gioco di Castro che poi realizzava.
Ed era proprio dal minuto 62, ossia dall’entrata dell’argentino Castro che la squadra di casa diventava più incisiva, ma senza mai essere costantemente in gestione del gioco, sempre in mano agli avversari.
VITTORIA MERITATA
Alla fine le rondinelle portano a casa la meritata vittoria ed il Cagliari incassa per la seconda stagione consecutiva, la sconfitta alla prima di Campionato con una neo promossa, l’Empoli, che poi retrocesse.
Ad accomunare queste due squadre il bel gioco, che tuttavia non servì ai toscani a salvarsi l’anno scorso.
CELLINO
L’ex Presidente del Cagliari era entrato allo stadio timidamente verso le 19.13, tutta la tribuna si alzò e fu scrosciante l’applauso.
Una delle sue dichiarazioni rimarrà negli annali:”Sono contento per i tre punti ma non per la vittoria a Cagliari, non parlo per rispetto alla città e ai tifosi”.
Per ieri, il rito scaramantico quale sarebbe stato, chiedeva un collega, risposta “Non serve, questa è per me la partita più facile di tutte. Vinco comunque vada a finire. Basta che non si infortuni nessuno e che i tifosi si comportino da galantuomini”.
Chiedere a Pavoletti che ringrazia!
Cagliari (4-3-1-2): Rafael Pinna Ceppitelli Klavan Lykogiannis Nandez Nainggolan Ionita (dall’81’ Ragatzu) Birsa (dal 62′ Castro) Joao Pedro Pavoletti (dal 45′ Cerri).
Brescia (4-3-1-2): Joronen Sabelli Cistana Chancellor Martella Bisoli Tonali Dessena Spalek (dal 79′ Gastaldello) Ayè Donnarumma (dal 71′ Zmrhal)