In questo campionato infinito della Juve Stabia arriva un altro clamoroso colpo di scena: si dimette il ds Lupo.
Dopo i saluti di Giglio, Di Somma, l’arrivederci di Braglia, la cacciata di Pea ed il “ciao ciao” di Mirko Manniello, ci tocca registrare l’ennesima cosa, non positiva, di questo film osceno a tinte fallimentari.
A mio modesto parere, da tifoso, ho apprezzato il gesto di coerenza dell’avvocato Lupo e provo a scrivere le sue motivazioni calcistiche:
Benassi, arrivato come il numero 1 dei numeri 1, è stato messo in panchina da Braglia e paga prestazioni non esaltanti.
Romeo è un oggetto mistrerioso (come tutta la difesa), mentre Piccioni è un residuato bellico dell’era Pea.
Fin qui dunque tutto sbagliato? No
De Falco sembrava quel calciatore di categoria, capace di dare geometria ad una mediana povera di corsa e fantasia, mentre Falco (l’unico insime a Sowe) capace di saltare un uomo non viene mai fatto giocare dalla gestione Braglia, per non parlare di Di Nardo e di Montini.
Lupo avrà anche lui (come tutti) le sue colpe, ma in questa annata assumersi le responsabilità è’ stato un atto molto coraggioso.
Sabato, come da copione arrivera’ l’ennesima sconfitta a Modena e chissà se Braglia, diventato arrogante e svogliato, non segua l’esempio.
La Juve Stabia ha bisogno di idee, di ripartire e di gente che lotta. La mia idea è sempre la stessa: spazio a Turi ed a qualche ragazzo bravo della primavera.