23 marzo 2014, ore 21, si spengono le luci, si allacciano le cinture e inizia il conto alla rovescia; 3,2,1… ed ecco che su “Fox” va in scena il Classico di Spagna, Real Madrid-Barcellona, una nazione intera si ferma, compreso operai, ladri e, perfino, i reali.
Al pronti via, Messi offre un cioccolatino ad Iniesta che, due passi, fa secco Lopez ed è 0-1 per gli ospiti.
Ma il Real è sempre il Real e davanti agli 80.000 del Bernabeu non ci sta a prenderle.
Di Maria sale in cattedra e Benzema vola in cielo. Pareggio dei “Blancos”.
Pochi giri di lancette ed ancora Di Maria che aziona Benzema che si gira e fa 2-1, mandando Ancelotti in paradiso. Finita? No, perchè Messi decide di entrare in scena e, dopo essersi divorato un goal clamoroso, in un fazzoletto si gira e saluta Pepe. 2-2 prima del the caldo.
La ripresa inizia con un episodio dubbio: Cristiano Ronaldo viene messo giu sulla riga. Rigore. Ma i sospetti ci sono. Dagli 11 mentri CR7 fa 3-2.
Bale, spento e mai in partita, prova ad iscriversi al film della partita, ma Valdes dice no.
La svolta arriva al minuto 55. Neymar Jr si prende in un colpo solo rigore ed espulsione. Ramos va sotto la doccia e Messi fa 3-3 gelando il Santiago Bernabeu.
Da questo momento è solo Barca. Dani Alves prende un palo clamoroso e nel finale Iniesta fa impazzire la difesa bianca e si prende un altro rigore, che il solito Messi questa volta piazza all’incrocio dei pali.
Finisce 3-4, con un Barcellona che torna a sperare nel titolo e con un Tata Martino finalmente applaudito dai suoi tifosi. Ancelotti non sa battere una grande ed in tutto questo Simeone con il suo Atletico Madrid ride.
Un finale di Liga spettacolare, un finale mai visto, un finale tutto da scrivere.