Il clou è stato Roma-Juventus. Si riapre la lotta al terzo posto Champions

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La 25ª giornata di serie A offre degli scontri degni della sceneggiatura di un film, è il giorno di Roma-Juventus per lo scudetto, è il giorno di Torino-Napoli per la champions, è il giorno di Inter-Fiorentina per l’Europa.

Chievo-Milan

Gli uomini di Inzaghi falliscono la possibilità di aggunatare la seconda vittoria consecutiva e devono accontentarsi di un punto che non lascia sicuramente contenti i tifosi rossoneri. La squadra di Maran, sin dai primi minuti, fa intendere un atteggiamento difensivo, pronta eventualmente a colpire in caso di disattenzioni avversarie. Il Milan si riaffida invece a Destro, supportato da Menez,Bonaventura altra panchina per Cerci. La partita assume una nota noiosa e monotona, con i rossoneri a gestire un blando possesso e il chievo ad aspettare e colpire con le punte Meggiorini e Pellissier. Nella ripresa i gialloblu, con il passare del tempo, assumono un atteggiamento più offensivo sperando di strappare addirittura la vittoria ma resta un pareggio fondamentalmente giusto e scritto per il gioco visto in campo.

Atalanta-Sampdoria

Trasferta insidiosa per la Samp, che dopo il derby è ospitata allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo. L’atalanta si affida ai colpi di Pinilla e all’estro del Papu Gomez, La doria parte dal primo minuto con Eto’o e Muriel, con Okaka punta centrale. La partita inizia subito con ritmi molto alti e sugli sviluppi di un corner, al 16′ è Stendardo a superare tutti con un incornata che s’insacca alle spalle di Viviano. Gli uomini di Mihajlovic sembrano aver subito il colpo e per i primi 45 minuti i bergamaschi governano il gioco e chiudono con il parziale di 1 a 0. Nella ripresa i blucerchiati partono più determinati ma non riescono ad allargare le maglie difensive nerazzurre, allora al minuto 68 è Muriel che inventa una giocata d’autore, taglio in area stop e tiro al volo sul palo più lontano che sorprende Sportiello. Sulle ali dell’entusiasmo la samp attacca in modo più insistente e all’81’ Eto’o inventa un assist per Okaka che non sbaglia e la samp confeziona così un sorpasso importantissimo.

Cagliari-Verona

Il lunch match della giornata è disputato nella solare sardegna, meno solare però la classifica del Cagliari che necessita di 3 punti per uscire dalla zona rischiosa della classifica. D’altra parte gli 11 di Mandorlini non se la passano molto meglio, una sconfitta a cagliari potrebbe risucchiarli verso la zona retrocessione. I match importanti di solito faticano a sbloccarsi ma questa volta bastano 9′ al campione del mondo Luca Toni che sfrutta uno sciagurato posizionamento difensivo degli uomini di Zola per colpire in area di rigore. Il primo tempo si conclude con gli scaligeri al comando della gara e anche del gioco. La seconda frazione inizia sulla flasa riga della prima, il verona in avanti riesce a trovare il raddoppio con Juanito Gomez al minuto numero 56, appena subentrato a Jankovic. Da li in poi viene fuori il cagliari che inizia a produrre gioco, troppo tardi però la segnatura di Conti al 90′, è 1-2.

Cesena-Udinese

Il cesena, penultimo in classifica, tenta il tutto per tutto contro i friulani di Stramaccioni, affidandosi al fisico di Djuric e alle accelerazioni di Defrel, l’udinese confida nel solito Totò Di Natale. La prima frazione non produce molto sul piano del gioco, con le due squadre molto bloccate attente soprattutto a non prendere gol. Nela seconda frazione è d’obbligo fare qualcosa in più, il cesena si difende in tutti i modi (tanto che a fine gara si ritroverà i 4 di difesa ammoniti) e attacca quando possibile, Di Carlo al 67′ decide di sostituire Defrel ben arginato dalla difesa dell’udinese e getta nella mischia Alejandro Rodriguez. La mossa tattica è indovinata, al 76′ Brienza disegna un cross con il contagiri che Rodriguez incorna con un colpo di testa stilisticamente perfetto che s’insacca alle spalle di Karnezis. Il Cesena passa in vantaggio e lo mantine fino al 90′, c’è ancora speranza?

Palermo-Empoli

Sfida sulla carta molto bella tra le due squadre rivelazione di questo campionato, il Palermo di Iachini deve fare a meno dello squalificato Laazar e al suo posto il numero 28 Jajalo, l’Empoli di Sarri si affida alla coppia Tavano-Maccarone con quest’ultimo in un momento di forma rilevante. La gara inzia subito su ritmi elevati, il palermo sfiora il gol del vantaggio prima con Dybala e poi con Vazquez che qusi smonta la traversa quando il suo destro da fuori area si schianta sul montante. L’Empoli non resta a guardare e si rende pericolosissima con le incursioni di Rui sulla fascia sinistra ed i tentativi di Tavano. Il primo tempo si conclude a reti inviolate ma sarebbe potuta andare anche diversamente. La seconda frazione di gioco è meno brillante dal punto di vista del gioco e con il passare dei minuti le due squadre si rendono conto che forse è meglio non farsi troppo male, Sarri sostituisce Maccarone,Tavano e Saponara ma il risultato non cambia, si conclude sullo 0-0

Sassuolo-Lazio

La sfida di Reggio Emilia potrebbe valere un posto nell’europa che conta per la lazio e Pioli questo lo sa bene, schierando un 4-3-3 con Mauri e Felpie Anderson a supporto di Keita, preferito a Klose per la sua velocità e tecnica che potrebbe diventare un fattore in questa gara, con una difesa neroverde accorsa ai ripari per via dei numerosi infortuni. I primi minuti di gioco lasciano intendere una lazio determinata e vogliosa di vittoria, e dopo pochi minuti sale in cattedra Anderson che inizia a seminare il panico tra gli avversari. L’esterno brasiliano combina spesso con Keita, ma il giovane attaccante biancazzurro non riesce a centrare il bersaglio, allora prima dello scadere del primo tempo Felipe Anderson si mette in proprio e lascia partire un destro a limite dell’area che si spegne sotto l’incrocio di Consigli, 1-0 al 45′. Subire un gol prima dello scadere del tempo non è certo incoraggiante per il Sassuolo che pare aver subito il colpo nella ripresa, dove i ragazzi di Pioli spingono incessantemente. Trova spazio anche Klose e dopo pochi minuti ancora Felipe Anderson serve un cioccolatino per il tedesco che cestina da due passi. Azione successiva, stessa situazione, Felipe Anderson per Klose che fallisce ancora una volta da posizione favorevole; sembra quasi impossibile ma al terzo tentativo ancora Anderson pesca klose che questa volta non sbaglia, al 70′ è 2 a 0. Il sassuolo ormai crolla e dopo 7 minuti Parolo scrive il suo nome tra i marcatori, 3 a 0 e insidia al 3° posto.

Inter-Fiorentina

Altra sfida interessante quella tra i nerazzurri di Mancini e la viola di Montella, due squadre che attraversano un buon periodo di forma e condizione. La prima frazione di gioco è a favore dei nerazzurri che tentano più volte di infastidire Neto, che si fa trovare prontissimo quando chiamato in causa, alla metà del primo tempo arriva però lo squillo di Guarin sul quale il portiere Viola può soltanto guardare, e per sua fortuna, vederlo spegnersi contro il palo. Prima della fine dei 45 minuti di gioco, Babacar deve lasciare il terreno per infortunio e al suo posto entra l’egiziano Salah. Inizia la seconda frazione e l’egiziano fa il bello e il cattivo tempo, ha un altro passo, mette in difficoltà la difesa nerazzurra e al 55′ su una respinta di Handanovic mette dentro il gol dello 0 a 1. L’inter non ci sta e sfiora il pareggio prima con Icardi, poi con Palacio. Dubbio su intervento in area di rigore su Mauro Icardi lanciato a rete, tutto regolare per l’arbitro Massa. Finisce con la vittore della viola che può sognare la champions.

Torino-Napoli

Il Toro per continuare a sorprendere, dopo l’impresa del San Mames, il Napoli per agguantare la Roma e farle sentire il fiato sul collo. Partita d’importanza cruciale per la stagione delle due squadre, come prevedible è bloccata dal tatticismo dei due allenatori che nella prima frazione pensano più a non farsi male che ad attaccare. Il pareggio è un risultato che andrebbe anche bene al Toro di Ventura che sta gia viaggiando oltre le più rosee aspettative di inizio stagione, per i ragazzi di Benitez il discorso è diverso, la vittoria sarebbe fondamentale per agganciare quel secondo posto che significa qualifcazione diretta alla champions. La seconda metà del match vede un napoli solo leggermente più spregiudicato, non abbastanza per impensierire la difesa granta. Esce uno spento Hamsik, al suo posto Gabbiadini. Il napoli con l’ingresso del trequartista ex doria è più incisivo in zona offensiva e la difesa del toro inizia a scricchiolare. Sembra mettersi bene per gli azzurri ma ecco l’errore che fa infuriare Benitez, retropassaggio di Koulibaly dalla metà campo che termina direttamente sul fondo, regalando un corner agli avversari. Dalla bandierina svetta Glik con la sua specialità: il colpo di testa. Il capitano manda in delirio il pubblico al 68′. Il napoli negli ultimi 20 minuti prova il tutto per tutto ma trova solo un palo, ancora una volta di Gabbiadini, su una punizione insidiosa al limite dell’area. La gara termina così, il napoli fallisce ancora una volta l’ennesimo banco di prova che il campionato gli ha offerto.

Roma-Juventus

Per qualcuno è la sfida scudetto, per altri la pratica è già stata archiviata tempo fa e questa gara ha poca valenza sulla calssifica, di sicuro però è la sfida tra le 2 squadre più forti attualmente in serie A. La Roma di Garcia scende in campo con tantissime motivazioni, con la voglia di rivincita, di dimostrare che il distacco poteva essere minore. Gli uomini di Allegri sanno che hanno 2 risultati su 3, anche un pareggio consentirebbe infatti ai bianconeri di mantenere il vantaggio sia in campionato che negli scontri diretti. La gara inizia però con la Juventus al comando del gioco, la juve crea e sfiora il vantaggio, la roma resta a guardare. Inizia la ripresa e il carovaccio tattico non cambia, prima Tevez, poi Vidal, la juve sembra avere una marcia in più. Si arriva pian piano al 64′ quando torosidis stende a limite dell’area Vidal e colleziona il secondo giallo che gli fa lasciare il terreno di gioco. Sulla punizione successiva alla battuta non c’è Pirlo (infortunato) ma il risultato non cambia, Tevez scarica alle spalle di De Sanctis e la Vecchia signora si porta in vantaggio di rete e di uomini. Sembra fatta per la capolista ma paradossalmente gli ultimi 20 minuti, con un uomo in meno, sono a favore dei giallorossi che forse mossi dall’orgoglio si fiondano in avanti facendo saltare tutti gli schemi. Al 78′ sugli sviluppi di un calcio di punizione laterale incorna Keita, che pareggia i conti. Nel finale la Roma tenta addirittura il colpaccio ma la Juve difende e porta a casa un pareggio che sicuramente l’ascia l’amaro per come si è sviluppata la gara, ma accontenta lo stesso Allegri e i suoi, che guardano ancora tutti dall’alto con un distacco di +9 sulla seconda.

Genoa-Parma

Partita rinviata per le vicende societarie burrascose della squadra emiliana. In questa giornata la serie A è iniziata con 15 minuti di ritardo, in solidarietà allo staff e ai calciatori e dipendenti del Parma calcio.

Nella foto principale Carlitos Tevez, protagonista di Roma-Juventus con un gol su punizione/Foto di NazionaleCalcio/Fonte foto: Flickr (License)

 

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