Sulle note dell’inno francese suonate al piano, anche il Clàsico da il suo commovente saluto alle vittime d’una settimana fa, ma finito il minuto di silenzio, è partita vera solo per il Barcellona che domina in tutto e per tutto i grandi rivali del Real Madrid.
SPAGNA – Un scenario da brivido, con il commovente tributo del Clàsico alle vittime di una settimana fa è andato in scena al Santiago Bernabéu, Real Madrid–Barcellona. Primo tempo tutto di marca catalana con un Real incapace di reagire e incassa il doppio svantaggio per i gol dei gemelli terribili del Barcellona, Luis Suárez e Neymar. Barcellona padrona del Clàsico tanto da sfiorare anche il terzo gol salvato sulla linea da Marcello. Finisce tra i fischi per il Real il primo tempo.
Sembra un Real più determinato, ma il gol di Andrés Iniesta mette fine all’illusione di una rimonta e entra la paura d’una gradinata sul capo dei madridisti e escono i primi fazzoletti bianchi sugli spalti del Bernabéu. Nel fratempo ritorna al calcio giocato Lionel Messi, mentre Bravo dice no a Cristiano Ronaldo. Barcellona che continua a giocare divinamente e sfiora molte volte la quarta rete che la sigla ancora Luis Suárez che ottiene la sua doppietta. Finisce con il Real in dieci per il rosso diretto a Isco per fallo di frustrazione su Neymar e le parata di Bravo su Ronaldo a tener inviolata la sua rete.
Con questa sconfitta per il Real comincia un altro campionato, inseguire questo Barcellona stellare.