Finalmente il vero Icardi e partita da vera capolista per l’Inter al Friuli che fa vedere il suo vero volto, cinico e pratico. Ecco le pagelle.
Samir Handanovic 7 – Anche contro la sua ex squadra il buon Samir esce senza subire gol. Para tutto quello che passa davanti anche a gioco fermo. Il miglior Handanovic di sempre.
Martin Montoya 6 – Mancini finalmente si ricorda di lui e lo spagnolo comincia un po’ intimorito ma poi prende confidenza e si fa valere specialmente quando spinge e si propone. Sostanzialmente buona la sua prima in campionato e che non sia l’ultima.
Joao Miranda 6 – Concede una chance a Di Natale all’inizio poi la solita gara da leader anche se Thereau li da molta da fare.
Jeison Murillo 6,5 – Stoppa alla grande Di Natale e salva la porta di Handanovic di capitolare ad inizio partita poi si fa anche valere in attacco con una progressione che li porta al tiro. Peccato che trova Karneziz attento. Altro che 30 milioni… lui fa parte del muro interista.
Alex Telles 6 – La sua crescita continua anche se ieri ha trovato qualche difficoltà nel tenere a bada Widmer.
Freddy Guarin 6 – I soliti tiri da fuori spedite in curva ma in compenso 90’ al servizio della squadra. Il Guarin che serve.
Fiipe Melo 6,5 – Sulle sue spalle il compito ingrato di contenere le folate avversarie e lui da vero guerriero regge l’urto recuperando un infinita di palloni.
Adem Ljajic 6,5 – Quanto corre il ragazzo. Lo trovi dapertutto anche ad auitare Telles quando è in difficoltà contro Widmer. Si sposa alla grande con il credo del suo allenatore (dall’82’ Juan Jesus s.v.).
Stevan Jovetic 6,5 – Finalmente trova il gol. La sua partita è fatta da giocate di classe al quale unisce l’efficacia. Deve solo trovare di più la continuita (dal 61’ Marcello Brozovic 7 – Un gol da favola per raccontare la sua partita. Questo Super Brozo merita più minutaggio).
Ivan Perisic 6 – Alterna giocate da campione a pause ma in compenso il croato macina chilometri dando una mano a Montoya.
Mauro Icardi 7,5 – Finalmente il vero Maurito. Una gara condita da una doppietta e tanto movimento come Mancini chiede. Sembra che le voci s’una sua crisi d’identità ha fatto bene al buon Maurito (dal 90’ Rey Manaj s.v.).
All. Roberto Mancini 7,5 – Ha davvero da allegrarsi il conduttore di questa orchestra che anche se cambia interpreti il risultato rimane lo stesso. Forse oggi la sua Inter è stata aiutata dagli sbagli altrui ma la fortuna auita sempre l’audaci e Mancini e la sua Inter lo sono.