Diciamolo subito: quale tifoso delle Vespe non avrebbe sottoscritto tre punti in classifica per la Juve Stabia nelle difficile trasferta di Catanzaro?
E’ chiaro che dopo aver assistito alla gara del “Ceravolo”, con un team non proprio di prima fascia, ma con calciatori volenterosi, combattivi e arrembanti ma tutt’altro che irresistibili, coltivare il sogno dei tre punti senza soffrire non sarebbe stato, poi, così lontano dalla realtà.
Fantascienza? Cattiveria? No.
In settimana siamo stati ottimi profeti, con il nostro editoriale “Segnali di Vita”, perché alla fine sono arrivati quei tanto desiderati segnali, o se preferite punti, che fanno morale e classifica. E se si riflette bene, possiamo pure mandare al diavolo quello che abbiamo scritto sopra, senza cercare il classico pelo nell’uovo ed esultare per una vittoria tanto desiderata.
Ciullo ed il suo coraggio. Senza Nicastro fermo ai box e con Gatto e Contessa che non hanno brillato, il tecnico ex Martina lancia Vella, Liotti e Gomez dal 1′ minuto, per la serie gioca chi sta meglio. Le vespe vanno sotto, pareggiano e vincono con Gomez, ma il dato interessante è questo: Gomez, Ripa e Gatto, tutti e tre insieme per l’attacco finale, per provare a vincere. Diciamoci la verità, un pareggio non sarebbe stato un cattivo risultato, ma Ciullo ha avuto coraggio ed è stato premiato. Lode a lui.
La difesa, invece, è tornata sui livelli dello scorso torneo. Unico neo, la mezza parera di Russo. Ma a difesa del portiere vanno due elementi: Quello A, il terreno bagnato, quello B, dove l’ex Salernitana, si è riscattato alla grande con una bella parata.
Poi, i gol, quelli di Ripa e Gomez, l’esordio positvo di Favasulli e la rinascita di Obodo. Manniello, la scorsa settimana, dichiarò “Non siamo il Real Madrid!” E’ vero, ed io aggiungerei che non siamo diventati il Barcellona, ma se vogliamo tornare a essere profetici, finalmente sono tornate “le meccaniche celesti.“