Messina vs Juve Stabia: Le vespe sfidano un grande ex calciatore

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Messina vs Juve Stabia: Le vespe sfidano un grande ex calciatore

La Juve Stabia vola a Messina allo Stadio San Filippo

Elemento di grande curiosita’ della partita sara’ la sfida a Cristiano Lucarelli, attuale allenatore dei Siciliani. Il bomber ex Livorno che ha segnato tanti goal nella nostria serie A non ha bisogno di presentazioni ma andiamo a rivivere lo stesso la sua straordinaria carriera:

 

 

Fortemente attaccato ai suoi tifosi ed ai colori della sua città, col suo procuratore Carlo Pallavicino ha scritto il libro Tenetevi il miliardo, dove Lucarelli dichiara l’amore per la squadra della sua città natale e di essere favorevole a trasferirvisi anche a costo di dimezzarsi lo stipendio (cosa poi realmente accaduta) e scendere di categoria: questo è infatti quello che è successo nell’estate del 2003 quando il giocatore ha lasciato i granata del Torino – militante nella massima serie nel 2002-2003, ma retrocesso in cadetteria nel 2003-2004 – per passare agli amaranto della sua città, il Livorno neopromosso in Serie B.

È il fratello maggiore di Alessandro, anche lui calciatore.

Muove i suoi primi passi da calciatore nelle giovanili del Carli Salviano e successivamente nell’Armando Picchi. Nel 1992 il passaggio al Cuoiopelli segna il suo debutto nel calcio vero, seppur nel Campionato Nazionale Dilettanti. Con questa compagine disputa 28 partite segnando 5 reti e diventa stabilmente titolare della Nazionale Under-18, allenata da Aldo Bet.[3]

Il Perugia lo acquista l’anno successivo, impiegandolo stabilmente nel Campionato Primavera, dove siglerà 55 gol in 2 stagioni, che gli varranno anche la vittoria della classifica cannonieri e la considerazione di Ilario Castagner, che lo impiega in alcune partite in prima squadra, sia in Serie C che in Serie B.

Nell’estate del 1995 passa al Cosenza (Serie B) nell’ambito dell’operazione che porta Marco Negri al Perugia. In Calabria, con 15 gol contribuisce alla salvezza dei rossoblu e viene convocato da Cesare Maldini nella Nazionale Olimpica per i giochi di Atlanta dove gioca titolare in coppia con Marco Branca.

Terminate le Olimpiadi, Lucarelli è acquistato dal Parma, ma l’acquisto è fatto in prospettiva di un utilizzo futuro del giocatore, che viene mandato in prestito in cadetteria al Padova (che quell’anno ha fra i pali Walter Zenga). Qui si conferma: la stagione lo vede andare in gol 14 volte in campionato, e 10 volte in Under-21 (dove è diventato titolare), con cui vince i Giochi del Mediterraneo. La stagione positiva attira su di lui numerose squadre che si rivolgono al Parma per acquistarne il cartellino, e alla fine la spunta l’Atalanta: a Bergamo la sua prima stagione in Serie A si rivela piuttosto positiva, a fine stagione saranno 5 i gol segnati nonostante la retrocessione dei neroazzurri.[4].
Valencia, Lecce e Torino

Passa quindi al Valencia, società spagnola allenata da Claudio Ranieri: l’esperienza nella penisola iberica si conclude con 12 partite disputate ed un gol realizzato in una stagione condizionata da un grave infortunio. La squadra vince la Coppa di Spagna, e Lucarelli nella stagione seguente preferisce tornare in Italia.

Nell’estate 1999 è acquistato dal Lecce, dove rimane fino al 2001 giocando da titolare e totalizzando 59 partite e 27 gol, diventando il miglior realizzatore in Serie A dei giallorossi (record poi superato da Javier Chevanton).

Si trasferisce poi al Torino, con cui disputa due annate nella massima categoria. Con i granata conta 56 gare con 10 gol all’attivo (di cui uno realizzato alla Juventus nel derby del 14 ottobre 2001 terminato 3-3 dopo che i bianconeri si erano portati in vantaggio per 3-0).
Livorno

Nel 2003 inizia a giocare con la squadra della sua città, il Livorno. Nella stagione 2003-2004 in Serie B disputa 43 partite segnando 29 reti, sfiorando il titolo di capocannoniere del torneo (che va al palermitano Luca Toni che di reti ne segna 30); con la squadra raggiunge la promozione in Serie A dove la squadra amaranto mancava da 55 anni.

Il suo cartellino infatti è in comproprietà tra gli amaranto toscani ed i granata del Torino, che sono pronti ad offrire 4 miliardi di lire alla squadra ed un miliardo di lire al giocatore per assicurarsi i suoi servigi. Rifiutata l’offerta della squadra piemontese, resta al Livorno. Per sottolineare il particolare legame col gruppo di ultras Brigate Autonome Livornesi, sceglie come numero di maglia il 99, con allusione all’anno di nascita del gruppo (1999). In una intervista del settembre 2010 Lucarelli dichiarerà però di preferire il numero 99 poiché anno di nascita del suo primo figlio.[6]

Rimane dunque al Livorno anche per il 2004-2005, e contribuisce al nono posto in campionato, grazie anche alle sue 24 realizzazioni in 33 partite, che lo decretano capocannoniere del campionato italiano.

Nella stagione 2005-2006 conclude l’annata con 19 reti in campionato. Nella stagione successiva il Livorno partecipa per la prima volta nella sua storia alle coppe europee, superando la fase preliminare ed il girone di qualificazione di Coppa UEFA con un suo gol nell’ultima partita decisiva, che si aggiunge agli altri 4 segnati nella competizione. In campionato realizza 20 gol. Lascia il Livorno dopo quattro stagioni con un totale di 158 presenze e 101 reti tra Serie A, Serie B, Coppa UEFA e Coppa Italia.
Shakhtar Donetsk

Il 13 luglio 2007 passa a titolo definitivo ad una squadra della massima serie del campionato ucraino, lo Shakhtar Donetsk, per 8 milioni di euro ed un contratto da 3 milioni di euro all’anno per 3 anni.

A settembre contribuisce con un gol a far passare il turno preliminare della Champions League alla squadra ucraina, sconfiggendo il Salisburgo di Giovanni Trapattoni.

Nella prima partita della fase a gironi realizza una marcatura, aiutando lo Shakhtar Donetsk a sconfiggere il Celtic Glasgow per 2-1 e va a segno anche nel match contro il Milan a San Siro, dove la sua squadra viene sconfitta per 4-1 dai rossoneri. Segna l’ultimo gol in Champions League il 4 dicembre, su rigore, nella sfida in casa contro il Benfica, finita 1-2 per gli ospiti, partita che sancisce l’eliminazione dello Shakhtar dalle coppe europee.
Parma

Nel gennaio 2008 passa al Parma a titolo definitivo per 5,7 milioni di euro.

Dopo due brevi spezzoni di gara giocati contro il Catania e la settimana precedente nella partita contro l’Inter, segna il suo primo gol con la maglia del Parma nella gara interna con l’Atalanta con uno stacco di testa; in tale sfida sbaglia anche un calcio di rigore. Il 16 marzo rientra al Picchi per giocare contro il Livorno. Decide di rimanere al Parma nonostante la retrocessione.

Nella stagione successiva gioca sei mesi con la fascia di capitano. Il 5 febbraio, alla vigilia della trasferta di Ancona, viene escluso dai convocati e messo fuori rosa per aver abbandonato anzitempo l’allenamento.

Realizza il suo ultimo gol con il Parma contro il Pisa siglando il gol decisivo (la partita finirà con il risultato di 2-0 per i ducali).
Il ritorno al Livorno

Il 15 luglio 2009 il Livorno ufficializza il suo ritorno in maglia amaranto tramite la formula del prestito con diritto di riscatto.

Esordisce in campionato il 23 agosto contro il Cagliari. Segna il suo primo gol la settimana seguente nella gara esterna persa contro il Napoli (3-1). Il 14 marzo in Livorno-Roma (3-3), realizza una tripletta, la terza in Serie A. Chiude la stagione, terminata con la retrocessione in Serie B,[15] con 28 presenze e 10 reti.

Terminato il prestito, rientra a Parma.
Napoli

Scaduti i termini del prestito ai labronici, torna al Parma, che il 21 agosto 2010 lo cede al Napoli in prestito con diritto di riscatto, richiesto dall’allenatore partenopeo Walter Mazzarri che già lo aveva allenato ai tempi del Livorno. L’esordio con la nuova maglia avviene in Fiorentina-Napoli, pareggiata 1-1, subentrando a Ezequiel Lavezzi a pochi minuti dal termine.

Alla seconda presenza, nella partita di Europa League del 16 settembre 2010 contro gli olandesi dell’Utrecht, rimedia una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo tiene lontano dal terreno di gioco per 4 mesi: torna in campo il 18 gennaio 2011 nel match di Coppa Italia contro il Bologna. Trova il primo ed unico gol in maglia azzurra all’ultima giornata di campionato in casa della Juventus (2-2 il risultato finale), il 22 maggio 2011, siglando il gol del momentaneo 1-2 per i partenopei con un colpo di testa.

A fine anno il prestito viene rinnovato per un’altra stagione. Colleziona tre presenze in campionato e vince il primo trofeo in Italia, la Coppa Italia, sebbene non venga mai utilizzato nel corso della manifestazione.

Al termine della stagione, all’età di 36 anni, si ritira dall’attività agonistica
Nazionale

Ha giocato nella Nazionale Under-21, con cui conta 10 gol in 10 presenze, tra il 1996 ed il 1997. Nel 1996 disputa con la rappresentativa Olimpica i Giochi Olimpici di Atlanta, mentre l’anno successivo vince i XIII Giochi del Mediterraneo con l’Under-23.

Al termine della positiva stagione 2004-2005, l’allenatore della Nazionale maggiore Marcello Lippi gli dà l’opportunità di esordire, a 29 anni, in un’amichevole che vede gli azzurri contrapposti alla Serbia. Finisce 1-1 e la rete azzurra porta proprio la sua firma.

Dopo pochi giorni è di nuovo in campo contro l’Ecuador, nella seconda partita della tournée statunitense della Nazionale.

Viene nuovamente convocato in occasione della prima partita dell’Italia dopo la vittoria nel Mondiale 2006, un’amichevole contro la Croazia giocata a Livorno. Il nuovo tecnico della Nazionale Roberto Donadoni, con cui aveva condiviso l’esperienza al Livorno, lo schiera titolare nella partita poi persa 2-0. Inoltre è stato anche convocato per l’amichevole di Siena contro la squadra del Sudafrica, nel quale realizza la sua prima doppietta in azzurro.

In Nazionale conta 6 presenze e 3 gol.
Allenatore

Il 17 agosto 2012 il presidente del Parma Tommaso Ghirardi gli offre l’incarico di allenatore degli Allievi Nazionali. Lucarelli, alla prima esperienza da tecnico, porta la compagine crociata sino alle finali per il titolo, che viene conquistato dai parmensi a spese dell’Empoli; pochi giorni dopo arriva anche il successo nella Supercoppa Allievi, superando i pari età dell’AlbinoLeffe. Nello stesso tempo, Lucarelli è opinionista per Mediaset Premium.

Il 25 giugno 2013 viene ingaggiato dal Perugia come allenatore della prima squadra, in Prima Divisione. La permanenza sulla panchina biancorossa è molto breve per Lucarelli, che ha tempo di guidare il club solo nell’esordio in Coppa Italia, perdendo in casa col Savona con conseguente eliminazione dalla competizione; il 24 agosto, a pochi giorni dall’inizio del campionato, viene infatti ufficializzato il suo esonero. Il 30 ottobre dello stesso anno viene quindi ingaggiato dal Viareggio, sempre in Prima Divisione, in sostituzione dell’esonerato Roberto Miggiano; a fine campionato, porta la squadra bianconera al tredicesimo posto in classifica.

Per la stagione successiva cambia squadra ma rimane in Toscana, approdando il 12 giugno 2014 sulla panchina della Pistoiese, neopromossa in Lega Pro; il 9 febbraio 2015, dopo un periodo negativo per la compagine toscana, viene esonerato. Il 18 giugno seguente diventa il nuovo allenatore del Tuttocuoio, sempre in Lega Pro;[32] il 26 aprile 2016 viene sollevato dall’incarico.

Il 18 ottobre 2016 diventa il nuovo tecnico del Messina, ancora in Lega Pro.
Statistiche

In carriera ha totalizzato complessivamente 302 presenze e 120 reti in Serie A e 141 presenze e 70 reti in Serie B, oltre a 24 presenze e 5 reti nelle massime serie di campionati esteri.

Durante la sua carriera le squadre alle quali ha segnato più reti sono state Parma (9), Milan (7), Udinese (7) e Fiorentina (7).

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