Napoli-Inter: da qui passa lo scudetto


Tutti aspettano questo scontro per dare un padrone a questo campionato. Sicuramente lo scudetto passa da Napoli ma non si può, con ancora 24 partite da giocare, definirla come partita scudetto, ma sicuramente chi esce vincitore, se ci sarà un vincitore, avra dato un bel scossone non soltanto al campionato ma anche a se stesso

MILANO – Finalmente, per molti, il giorno del giudizio è arrivato. Lunedì sera, nel ‘Monday Night’ italiano, in un San Paolo gremito, scenderanno in campo lo spettacolare Napoli di Mister Sarri e la solida capolista Inter di Mister Mancini. I pronostici danno i partenopei in leggero vantaggio per il fatto che giocano in casa, ma in una partita del genere i pronostici sono fatti apposta per essere sovvertiti.

Come detto l’Inter va di scena al San Paolo con la veste di capolista, e questo è in per sé un piccolo vantaggio, perché dà alla truppa nerazzurra quella consapevolezza di essere forti, cosa che nelle ultime stagioni è mancata. Di fronte se la vedranno le migliore difese del campionato, quella interista con soli 7 gol incassati, dei quali 4 in una sola partita, quella maledetta contro i viola, e quella azzurra con 8. Saranno di fronte il terzo miglior attacco della Serie A, quello del Napoli, con 24 reti, contro il nono, quello nerazzurro, con 16 gol che a parte i 4 rifilati al Frosinone non ha mai segnato più di un gol a partita. Ma, eccetto contro la Juventus, ha sempre trovato la strada del gol e sappiamo che se i nerazzurri trovano per primi il gol, far breccia nella loro difesa diventa un problema.

Ma quale lnter vedremo al San Paolo? E qui comincia il rebus, visto che da settimane il buon Roberto non fa trapelare nulla sugli undici che scenderanno in campo. Dalle ultime partite sappiamo quanto Mancini ama mandare in campo una formazione che rispecchi l’avversario, ma è un dato di fatto che il nucleo, l’anima di questa Inter rimane sempre la stessa. I nomi sicuri sono quelli di Handanovic, Miranda, Murillo e Medel, e attorno a loro gireranno gli altri. Tentiamo di capire o meglio azzeccare chi sono questi altri.

In difesa sulla corsia di destra, escludendo il nome di Montoya che sembra già destinato al ritorno a Barcellona, i nomi sono D’Ambrosio, Nagatomo e Santon, e con molte probabilità sarà proprio il napoletano a coprire quella fascia di campo. Sul versante opposto, visto che molto probabilmente sul quel versante agirà Callejón, a fronteggiarlo sarà Juan Jesus, più propenso alla fase difensiva di Nagatomo o Telles.

A centrocampo, a ruotare a fianco di Medel, ci sono Melo, Guarin, Brozovic e Kondogbia. Molto probabilmente salterà la gara il francesino, che soffre di un affaticamento ai flessori della gamba destra, ma anche se le sue condizioni saranno monitorate giorno per giorno per il momento sembra tagliato fuori da questa sfida. Allora rimangono tre nomi per due maglie. Sappiamo che il buon Felipe Melo ama giocare da centrale davanti alla difesa, dove certamente agirà Medel, ma la cattiveria (quando non è esagerata) del brasiliano in partite del genere serve come acqua e pane, e difficilmente Mancini si priverà del suo uomo fidato. L’altro centrocampista potrebbe essere Guarin, che con le sue accelerazioni può spaccare la partita in ogni momento. Non escluderei il croato Brozovic, che, anche se meno appariscente del colombiano, ha tanta di quella intelligenza tattica che può servire molto al San Paolo.

E veniamo finalmente all’attacco che il Mancio può disporre in campo a suo piacimento. Se il tecnico di Jesi non sorprende tutti giocando col 4-2-3-1, molto probabilmente schiererà l’attacco come contro la Roma, con Ljajic e Perisic sulle fasce e Jovetic finto centravanti dando alla difesa napoletana nessun punto di riferimento con in più l’inserimento dei centrocampisti, che questi siano Medel, Melo, Guarin o Brozovic. Con la qualità che il Mister possiede in questo reparto può anche presentarsi al San Paolo con Icardi punta centrale supportato sulle fasce da Ljajic e Perisic o da Biabiany e Perisic o Ljajic con Perisic e Jovetic a supportare Icardi, tutte varianti possibili  che non danno nessun vantaggio alla difesa avversaria per prepararsi a eventuali contromisure già prima che cominci la gara.

Che vinca il migliore, anche se qualcuno ha già vinto, ossia il cassiere del Napoli con il cartello tutto esuarito appesa già da un po’.

Auguro che Napoli-Inter sia veramente una festa dello sport e che, in un mondo ferito e lacerato, vinca il tifo sano e l’amore per questo sport. Sarebbe veramente una manna dal cielo.

 

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