Pareggio con gol per Lazio-Napoli. Commento e pagelle


All’Olimpico di Roma va in scena Lazio-Napoli il primo atto della semifinale di Coppa Italia. Il risultato finale è un 1-1 che lascia tutte le porte aperte ad entrambe le squadre in vista della gara di ritorno del 8 Aprile al San Paolo. Al teutonico Klose (prima rete per lui contro i partenopei da quando gioca in Italia) risponde il ‘golden boy’ azzurro Gabbiadini.

Il Napoli si ripresenta in campo appena dopo 2 giorni dal bruttissimo tonfo in quel di Torino contro i granata, la Lazio è avversario tosto, una delle squadre più in forma di questo periodo. I partenopei soffrono tanto il ritmo imposto dal più qualitativo centrocampo biancoceleste, ma pur soccombendo dal punto di vista agonistico, dà la netta sensazione di essere più in partita rispetto alla prestazione sbiadita di Torino. Lazio in vantaggio con Klose, servito da un fenomenale Felipe Anderson dopo una discesa palla al piede inarrestabile, il tedesco beffa in uscita Andujar ed insacca con un tocco preciso.

Qualche minuto prima Higuain era andato vicino alla rete del vantaggio ma il suo ‘killer instinct’ questa volta lo tradisce. Per la Lazio anche un palo colpito su azione di calcio d’angolo (i calci piazzati sono il vero “tallone d’Achille” della squadra azzurra)ed un’altra occasione colossale fallita da Klose a tu per tu con Andujar. Nella ripresa la Lazio cala vistosamente per quanto riguarda l’aspetto fisico ed il Napoli, come una ‘formichina laboriosà, costruisce azioni su azioni arrivando al meritato pareggio con Gabbiadini lesto a fare tap-in su passaggio(?!) di Higuain. Nel complesso un pareggio giusto, sotto una pioggia a tratti torrenziale, dove i partenopei hanno avuto qualche occasione da gol in più. Gli uomini di Benitez si sono in parte riscattati dall’ultima brutta prova, riuscendo ad uscire indenni da un campo che in questo momento poteva rivelarsi tremendamente difficile. Certo, la Lazio ha tutte le capacità e le possibilità di ribaltare il risultato a Napoli, ma gli azzurri hanno il destino della Coppa Italia nelle proprie mani, giocarselo dinanzi al proprio pubblico è un occasione da non perdere. Tornare a Roma per la finale, un anno dopo aver battuto la Fiorentina per 3-1 in un’atmosfera che non poteva essere di gioia assoluta, sarebbe qualcosa di fantastico.

Pagelle di Lazo-Napoli

 

Andujar 7 : beffato da Klose in occasione del gol laziale, si riscatta qualche minuto dopo sempre sul tedesco chiudendogli la porta in faccia e compiendo un intervento che equivale ad una rete segnata. Dà sicurezza a tutto il reparto, ormai i guantoni sono tutti suoi.

Mesto 6, 5 : ancora una buona prova, sembra essere molto più in forma del titolare della fascia destra Maggio. Ottime le sue diagonili difensive a coprire le falle create dai centrali azzurri e puntuale nelle incursioni offensive. Peccato per l’ammonizione che lo costringerà a saltare la partita del ritorno. Bel numero su Keita B. nel finale, andando via sulla linea laterale lo costringe, anch’egli, ad un’ammonizione sacrosanta.

Raul Albiol 6 : duello ‘rusticanò con Klose, riesce a contenerlo a tratti perchè il tedesco questa sera era un’anguilla che sgusciava da ogni, ma nel complesso non affonda grazie soprattutto alla sua esperienza. Dà il via ad una rissa da ‘saloon western’ compiendo un intervento da ‘arancionè sempre sul teutonico.

Britos 6, 5 : esce per infortunio, peccato, perchè questa volta l’uruguayano aveva indovinato la partita. Un paio di chiusure in scivolata da applausi. Il suo ardore agonistico gli fa commettere l’unico errore della sua partita, un fallo tanto inutile quanto sciocco sull’onnipresente Klose a centrocampo, che gli costa il giallo.

Koulibaly s. v.

Ghoulam 5 : a differenza di Mesto, lui le diagonali difensive non sa nemmeno cosa siano. Un suo errore di posizione lascia Klose solo di battere a rete di testa che fallisce miseramente. Felipe Anderson lo ‘giuggioneggià con un paio di giocate delle sue. Prova a rendersi utile in fase di spinta, ma un terzino che vuole giocare a questo livello deve innalzare la sua qualità difensiva.

David Lopez 5 : se non fosse stato per quella traversa spizzicata ad inizio ripresa di testa sarebbe stato sotto la mediocrità. Un pesce fuor d’acqua(ed in questa serata di pioggia ci voleva uno squalo)in ogni zona del campo. Per di più condisce la sua prestazione ‘da galerà con un gesto antisportivo che lascia senza parole.

Inler 5 : in coppia con lo spagnolo D. Lopez forma una ‘banda del bucò a tratti ridicola. Cammina in mezzo al campo e sbaglia passaggi di una sufficienza assoluta. Si è presentato all’ombra del Vesuvio con la maschera della tigre, se continua così è meglio che la indossa di nuovo per non farsi riconoscere per le strade di Napoli.

De Guzman 5 : mai in partita e stranamente nervoso. Litiga con giocatori ed allenatore avversario(Pioli). Il pallone lo vede poco anche se gli basta sfiorarlo una mezza volta, su tiro di Gabbiadini, per andare vicino alla rete. Da lui, a ragione, ci si aspetta molto di più, non a caso Benitez difficilemente lo lascia fuori dagli 11.

Hamsik s. v. e senz’anima.

Gabbiadini 6, 5 : è il ‘golden boy’ azzurro, quasi tutto quello che tocca si tramuta in gol o in qualcosa di simile. Anche in questa serata non molto positiva riesce ad imprimere il suo marchio di qualità. La sensazione è che interpreta tutti e 3 ruoli alle spalle della prima punta sempre con molta efficacia, questa sera si è cimentato da trequartista, pochi fronzoli e molta efficacia.

Callejon 5 : un fantasma, aveva lo spazio e il tempo per chiudere qui la ‘questione Laziò ed invece è entrato timido ed irritante. Lo spagnolo difficilmente quando entra in partita in corso garantisce la prestazione.

Mertens 7 : anche se ha tirato quasi mai in porta, questa sera per me il ‘folletto belgà è stato il migliore dei suoi. In versione assist-man, 2 ‘cioccolatinì serviti ad Higuain e De Guzman che meritavano miglior sorte, ed in più un interpretazione del ruolo ‘elettricà, è una scintilla sempre accesa. Quello più attivo in zona d’attacco.

Higuain 6, 5 : va bene, doveva fare gol questa sera. Nel primo tempo su assist di Mertens, nella ripresa all’interno dell’azione del gol partenopeo, il suo non si è ancora capito se era un assist o un tiro sbagliato. Il fatto è che ci mette sempre un agonismo ed una grinta in più rispetto a qualsiasi altro suo compagno di squadra, ha una voglia di vincere, una fame che certe colte lo porta a strafare. La fotografia della sua partita è una scivolata a centrocampo su Felipe Anderson nei minuti di recupero a difesa di un risultato importante, un esempio per tutti, vero Hamsik?!?


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