Parla Laura Gambacorta, Vicecampione d’Europa Over 45 di Tennistavolo

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Si sono disputati alla Fiera di Rimini dal 25 giugno al 2 luglio i Campionati Europei Veterani di tennistavolo. Ottimi risultati per l’Italia e la FITET.

Laura Gambacorta è una pongista, napoletana, che attualmente milita nell’A.S.D Tennistavolo San Nicola Caserta. È, da pochi giorni, insieme ad Ana Brzan, la vice-campionessa europea over 45 di tennistavolo in carica.

Il cammino della coppia Gambacorta-Brzan ai Campionati Europei Veterani

La coppia Gambacorta-Brzan ha dovuto affrontare diverse tappe per arrivare in finale e conquistare il titolo di vice-campionessa europea over 45.

A partire da martedì 27 giugno, con i gironi all’italiana, la Gambacorta e la sua compagna di doppio Ana Brzan hanno dominato con un gioco basato sul giusto mix di strategia e spin imprendibili. Venerdì 1 luglio si è passati ai turni a eliminazione diretta, dove le due italiane sono partite come testa di serie n. 2. Vittoria dopo vittoria hanno raggiunto la semifinale giocata sabato 2 luglio contro le svedesi Linda Almgren ed Elsa Ekman: vittoria netta per 3 set a 0 e con la coppia italiana che si è trovata in finale contro le ucraine Anzhela Hassan e Наталья Кohobaлoba. In finale, un po’ la tensione e un po’ son calate le percentuali dei colpi vincenti rispetto alle partite precedenti, e non è finita bene per le italiane, che, comunque, essendo alla loro prima partecipazione ai Campionati Europei Veterani, hanno compiuto un’impresa memorabile.

Contattiamo Laura Gambacorta, tra l’altro esimia collega giornalista, e le facciamo alcune domande su questa esperienza fantastica in quel di Rimini.

Intervista a Laura Gambacorta Vicecampione d’Europa Tennistavolo Veterani (over 45)

Laura, una carriera molto lunga, tanti titoli regionali e nazionali e, ora, Vicecampione d’Europa over 45… te lo saresti mai aspettato? Quanto sei felice?

Per la precisione io sono over 50 perché ho 54 anni, in realtà, ho giocato in una categoria più difficile, ho giocato nell’over 45 che è la categoria della mia compagna. Prima di partire avrei messo la firma per arrivare a questo argento, è chiaro che poi una volta che eravamo in finale e stavamo giocando benissimo ci avrebbe fatto piacere arrivare anche all’oro, ad ogni modo sono “ultra-strafelice” (ride, ndr), non saprei trovare il termine adatto per riuscire a spiegare quanto sono contenta di questo risultato risultato che sembra apparentemente banale, ma che invece non lo è così tanto, nel senso che gli altri italiani che hanno raggiunto più o meno il nostro stesso obiettivo fondamentalmente erano in buona parte degli stranieri naturalizzati, tranne rare eccezioni, erano cinesi naturalizzati italiani, stranieri di altra provenienza che ormai sono diventati italiani e  sono arrivati anche loro a conquistare l’argento ai campionati europei nelle loro categorie. Per concludere, ovviamente, quando uno va a fare una gara si aspetta sempre di vincere, però sapevo che era difficilissimo, come dire… desideravo ma non me l’aspettavo, invece, poi, via via vedendo come si giocava, ho incominciato a crederci molto.

Hai giocato in coppia con Ana Brzan. Quanto è importante l’intesa con la propria partner per arrivare così lontano in una competizione continentale?

In realtà, avevamo giocato solo un’altra volta insieme e non era andato troppo benissimo, mentre in quest’occasione, invece, veramente ci siamo completate in maniera perfetta. Nel doppio, alla fine, magari due giocatori non fortissimi nel singolo possono risultare dei doppisti importanti. Personalmente, sono una specialista del doppio e anche Ana lo è e quindi l’intesa è quell’elemento che talvolta rende imbattibile una coppia. Altre volte giocatori, magari anche giocatori fortissimi, in coppia non non si trovano a giocare insieme, perchè hanno delle incompatibilità proprio tecniche e alla fine risultano scarsi in doppio. Sicuramente la nostra forza è stato il completarci e l’una a trascinare l’altra nei momenti difficili che capitano in un partita di doppio. Ci sono dei momenti in cui magari una ha un piccolo crollo e l’altro giocatore deve essere bravo a compensare quel momento di défaillance.

Un cammino praticamente perfetto e un indiscutibile grande risultato. Però chi fa sport a un certo livello è un perfezionista… cosa vi è mancato in finale per arrivare all’oro? Ci riproverete il prossimo anno?

In realtà ce lo stiamo ancora domandando cosa sia successo. Per quanto mi riguarda il problema in finale è stato il fatto che tra una partita e l’altra facevano trascorrere troppo tempo, tipo son passate 2-3 ore. Quando uno gioca si sviluppa una carica agonistica e poi scaricarla e poi ricaricarla al momento opportuno non è così semplice. Credo che se avessimo giocato la finale subito dopo la semifinale, probabilmente, sarebbe finita diversamente. Nel mio caso ha contribuito questa lunga interruzione tra semifinale e finale. Poi, c’è stato anche un pizzico di sfortuna, ma devo anche dire che le avversarie sono entrate in campo concentratissime, per cui onore a loro. Però, noi giocando come avevamo giocato in semifinale, avremmo tranquillamente potuto vincere, o quantomeno non avevamo nulla di meno rispetto alle avversarie. Loro sono state più brave a non sprecare punti, a stare lì concentratissime dal primo punto e hanno vinto loro.

Ci riproveremo il prossimo anno? Non si sa, perché l’anno prossimo sono in Norvegia e dobbiamo capire se sia io che Ana riusciamo ad andarci, quindi non sappiamo ancora. Sarà difficile riuscire a farli insieme anche in Norvegia o, comunque, probabilmente ci sarà solo una di noi due e quindi, purtroppo, lasceremo spazio alle avversarie. Vedremo.

Chiaramente, per il bene del ping pong italiano ci auguriamo che la coppia Gambacorta-Brzan possa riprovarci per la vittoria del titolo iridato. Staremo a vedere. Ringraziamo Laura Gambacorta per il tempo concessoci.

Laura Gambacorta e il ping pong

Laura Gambacorta ha iniziato la sua carriera agonistica nel 1980 dopo aver vinto la medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù nazionali. In questi oltre 40 anni di carriera ha vinto innumerevoli titoli regionali e nazionali, in particolare in doppio di cui può essere considerata una specialista.

Ha giocato in serie A per tantissimi anni difendendo i colori anche di squadre siciliane e sarde.

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