Sinner e Musetti portano l’Italia ai gironi di Coppa Davis
Una qualificazione lottata, sudata e carica di emozioni. Una qualificazione che assume, in virtù delle pesanti assenze, un significato speciale e alimenta i sogni di una squadra costruita per vincere.
Il Day 2 dell’Italia è iniziato con una amara sconfitta: quella di Jannik Sinner e Simone Bolelli in doppio. Filip Polasek e Igor Zelenay hanno sconfitto la coppia azzurra con il punteggio di 6-3, 1-6, 7-6( 3) . Sinner e Bolelli hanno gettato alle ortiche tre palle break nel terzo game e perso la battuta a causa di una brutta volèe sbagliata dall’altoatesino.
Gli slovacchi sono tornati a concedere palla break sul 5-3, ma hanno comunque chiuso il primo set con autorevolezza. Nella seconda frazione di gioco, invece, gli azzurri hanno dominato dal primo all’ultimo 15 e lasciato un solo game ai propri avversari. Sinner ha decisamente alzato il livello in risposta e fatto la differenza.
Nell’ultimo e decisivo set, i due schieramenti si sono rivelati impeccabili al servizio e solo il tie-break ha proclamato il nome della coppia vincente. Dal 3-2, Polasek ha trovato una serie di volèe vincenti e portato in vantaggio la Slovacchia.
Sinner pareggia i conti e salva l’Italia
È stato lo stesso Sinner a rifarsi e consentire all’Italia di giocarsi tutto al quinto match. Il giovane talento di San Candido ha battuto 7-5, 6-4 un coraggioso Filip Horansky, che nel Day 1 aveva vinto contro Lorenzo Sonego.
Sinner non è partito nel migliore dei modi e ha perso in malo modo i primi tre game dell’incontro. Un errore gratuito di rovescio di Horansky ha dato il via alla rimonta di Sinner. L’italiano non ha più tremato in battuta e ha sorpreso di nuovo il suo rivale sul 5-6, quando ha colpito un delizioso passante di rovescio.
Nel secondo parziale, il break siglato da Sinner in apertura ha fatto tutta la differenza del mondo. L’altoatesino ha perso solo tre punti al servizio e meritato l’ottava vittoria su otto( tra Coppa Davis e ATP Cup) in singolare con la maglia dell’Italia.
Musetti vince la battaglia con Gombos e conquista il punto decisivo
Volandri ha scelto di schierare Lorenzo Musetti e lasciare in “panchina” Sonego nella partita finale. Il 20enne, che ha compiuto gli anni lo scorso 3 marzo, non ha misurato bene il passante che gli avrebbe consegnato il break nel game inaugurale.
Dopo una serie di game interlocutori, l’azzurro ha dovuto fronteggiare dal nulla due pericolosi set point sul 4-5. Un ace e un’efficace volèe hanno allontanato i pericoli e tenuto in vita Musetti. Gombos è stato però perfetto nel tie-break, terminato 7-3 a suo favore.
Nel secondo parziale, Musetti ha decisamente assunto il controllo degli scambi e messo in difficoltà Gombos sia a rete che da fondo campo. Lo slovacco si è salvato nel secondo game, ma ho poi dovuto alzare bandiera bianca e subire l’imprevedibilità dei colpi di Musetti. L’italiano ha breakkato l’avversario due volte e portato la disputa al terzo set con due meravigliosi passanti di rovescio.