Tracollo Lazio, addio Champions League! Ecco i motivi

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“Lebewohl Champions”, un “addio” in tedesco di quelli solenni, perentori. Il Bayer Leverkusen vince meritatamente umiliando la Lazio e mettendo  in evidenza tutti i limiti caratteriali e tecnici dei capitolini, dimostrando che il calcio europeo è tutt’altra cosa rispetto a quello che si gioca in Italia.

Troppo piccola la Lazio, rispetto ai tedeschi. Mai in gara, mai una ripartenza, mai una trama di gioco, 90 minuti passati in balia degli avversari senza mai dare l’impressione di poter dire la propria se non per un paio di tentativi velleitari di Keita (che non è un attaccante centrale!) e Basta. E’ sembrato di assistere ad una gara dove una delle due squadre si era già arresa prima di scendere in campo, una “bandiera bianca” sventolata già negli spogliatoi prima di inizio gara e ad avvalorare questa ipotesi sono arrivate le parole di fine gara del  tecnico Stefano Pioli:  “Il Bayer ha vinto meritatamente, ha fatto meglio di noi. Non siamo ancora pronti per questi livelli, dobbiamo crescere!”

Ed ora tutti pronti a cercare il capro espiatorio. C’è chi accusa l’arbitro per un paio di episodi non visti che avrebbero potuto cambiare le sorti del match, c’è chi  giustifica la debacle a causa delle assenze degli infortunati di lusso, c’è chi si è schierato contro Pioli, reo di aver “osato” scendere in campo con un modulo troppo spregiudicato, c’è chi se la prende con alcuni giocatori come Radu, Lulic e Onazi evidenziandone le loro incapacità tecniche per questi livelli (ma c’era bisogno di questa partita per conoscere le loro carenze?), c’è ancora chi punta il dito su Felipe Anderson, abulico da inizio stagione (a mio parere nel calcio a meno che non ti chiami Diego Armando Maradona le partite non le puoi mai vincere da solo!). E c’è chi come chi scrive, invece, che ancora una volta vede un grande punto debole della squadra: la dirigenza ed in particolar modo il Presidente Claudio Lotito ed il DS Tare.

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Eh sì, perché certe dichiarazioni di qualche giorno fa proprio del direttore sportivo dei biancocelesti sono davvero sconcertanti: “La rosa della Lazio è difficilmente migliorabile!”. Mi permetta signor Igli Tare, ma come si fa a dichiarare una cosa simile? Una squadra che arriva al primo posto in campionato, una che vince la Champions o qualunque altro trofeo,  prova ogni anno a migliorarsi indipendentemente dalla rosa di campioni che ha. E la Lazio che, invece, ha raggiunto il 3° posto all’ultima giornata nel campionato italiano e perde 2 finali in Coppa Italia e Supercoppa non è migliorabile? Una squadra ambiziosa, che davvero vuole puntare a traguardi prestigiosi come l’ingresso in Champions League, viste le defezioni che aveva, avrebbe dovuto sostituire gli infortunati con giocatori quantomeno di pari livello ed invece dei 5 nuovi acquisti del mercato estivo, solo Kishna (dopo quasi un’ora di gioco) e Morrison a 5 minuti dalla fine sono entrati in campo, mentre per gli altri non è dato sapere, quindi la Lazio ha giocato la partita più importante della stagione, indebolita anziché rinforzata rispetto allo scorso anno.

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Ora, però, bisognerà ripartire, la stagione è appena iniziata e non si può correre il rischio di cadere in depressione per un sogno sfumato. Magari la società potrebbe regalare al tecnico Pioli un altro paio di elementi in questi ultimi giorni di mercato, anche se per tale argomento nell’ambiente laziale prevale il solito scetticismo al quale ci ha abituati da anni il patron biancoceleste. In tutti i modi il campionato, la Coppa Italia, e perché no, l’Europa League, possono e devono essere affrontate con la massima abnegazione possibile cercando di arrivare il più lontano possibile nelle tre competizioni e chissà che non si possa lo stesso festeggiare alzando una coppa nel 2016.

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Chiuso il capitolo Lazio,ieri si sono giocate anche le restanti 4 gare dei Play off che hanno visto qualificarsi alla fase a gironi il Manchester United, Bate Borisov, CSKA Mosca e Astana. I Red Devils hanno “passeggiato” in Belgio rifilando un poker al Bruges, trascinati da uno straordinario Rooney autore di una tripletta. I bielorussi del Bate Borisov sono, invece, riusciti a resistere ai tentativi di rimonta dei bianconeri di Belgrado ai quali non è bastata la vittoria per 2-1. Rimonta che, invece, è riuscita al CSKA Mosca che ha ribaltato il risultato dell’andata contro lo Sporting Lisbona, vincendo per 3-1 e relegando i portoghesi in Europa League. Concludo con la “favola kazaka” Astana,che uscendo imbattuta contro i ciprioti dell’Apoel Nicosia, ha festeggiato la sua prima storica qualificazione ai gironi di Champions.

Ecco il tabellone con tutte le gare dei Play Off (in grassetto le squadre qualificate alla fase a gironi):

Andata Ritorno
Astana (Kaz) Apoel Nicosia (Cip) 1-0 1-1
Skenderbeu (Alb) Dinamo Zagabria (Cro) 1-2 1-4
Celtic (Sco) Malmoe (Sve) 3-2 0-2
Basilea (Swi) Maccabi Tel Aviv (Isr) 2-2 1-1
Bate Borisov (Bie) Partizan Belgrado (Ser) 1-0 1-2
LAZIO (ITA) Bayer Leverkusen (Ger) 1-0 0-3
Manchester U. (Ing) Bruges (Bel) 3-1 4-0
Sporting Lisbona (Por) CSKA Mosca (Rus) 2-1 1-3
Rapid Vienna (Aut) Shakhtar Donetsk (Ukr) 0-1 2-2
Valencia (Spa) Monaco (Fra) 3-1 1-2

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