La sconfitta contro la Juve B ha lasciato il segno, tant’è che contro il Genoa per l’Inter è una partita da ultima spiaggia. Ma è davvero cosi indispensabile questo sesto posto e susseguentemente la qualificazione ai preliminari di Europa League?
Il tonfo contro una Juve che ha schierato le seconde linee con la testa già alle finali che l’attendono, è stato un brutto risveglio che forse ha anche spento l’ultime speranze di acciuffare un posto nella prossima Europa League.
Ma il dibattito fra i tifosi e forse anche fra i dirigenti e tecnici nerazzurri è solo uno – È cosi importante andare in Europa League attraverso la porta di servizio?????
Sinceramente andare a rivoluzionare i metodi di preparamento di una stagione per giocare un preliminare già a fine luglio con il timore di pescare qualche squadra già ben rodata che può farti lo scherzetto a scapito di un torneo nell’estremo oriente tanto caro al Presidente Thohir e un’intera stagione ancora da cominciare, lo trovo inutile.
Per quelli che obbietterano sul fatto che l’Europa League è sempre una vetrina importante, la risposta è solo d’andare a vedere l’ultime apparizioni dell’Inter in questo torneo che non dimentichiamolo si gioca il giovedi, dove i nerazzurri sono andati a giocare contro avversarie di scarso appeal, dunque un Meazza semi vuoto, in luoghi difficili anche da trovare sulla carta geografica, e tutto questo per i pochi soldi che UEFA garantisce ai partecipanti, che poi l’Inter dovrà restituire per le noti vicende di FFP. Meglio restare alla Pinetina a lavorare sodo per affrontare il campionato di sabato o di domenica con la mente a le gambe a posto.
Detto ciò non significa che al Marassi l’Inter non dovrà lottare ma non solleviamo polemiche se per quest’anno restiamo a casa. Meglio programmare una stagione che può essere quella del rilancio nerazzurro e tentare di entrare nella Coppa delle grande orecchie dalla porta principale.
Un po di storia: Quella di sabato fra grifone e biscione sarà la sfida numero 63 a Marassi dove il bilancio delle 62 gare precedenti sono a vantaggio dei rossoblù che vantano ben 24 vittorie contro le 16 nerazzurre, con 22 partite che sono finite in pareggio. Anche nel bilancio delle reti i genoani sono in vantaggio 105 a 75.
La prima sfida fra le due squadre risale alla stagione 1909/10 e fu subito un rotondo successo del Genoa per 4-0 con la doppieta di Schmidt e le reti di Hug ed Elliot. Attorniato di mistero fu il confronto della stagione 1982/83 quando a 5’ minuti dalla fine Bagni segnava il gol del 2-3 senza che i suoi compagni esultavano. Fu detto che la partita fu combinata e il Giorno pubblicò un intero articolo a firma dei giornalisti Claudio Pea e Paolo Ziliani dove raccontavano di scommesse e soldi perduti dai giocatori nerazzurri a causa di quella rete. A giugno la Commissione Disciplinare assolse tutti quanti e tutto venne insabbiato. Grande vittoria fu quella registrata nella stagione delle triplette 2009/10 con un largo successo di 0-5 e con un gran gol di Stankovic che a metà campo trafiggeva il portiere rossoblù.
Come arrivano alla sfida: Sicuramente l’Inter troverà a Marassi un ambiente infuocato per la mancanza concessione della licenzia UEFA e come solito un Gasperini ancora con il dente avvelenato nei confronti della società nerazzurri frutto del trattamento ricevuto quando nella stagione 2011/12 sedette per soli 5 partite fra Supercoppa Italiana, Champions League e Campionato.
Per forza, se i nerazzurri vogliono sperare ancora, devono esibire quella grinta, determinazione e cattiveria che è mancata per tutta la stagione. Mancini ritrovera il Profeta Hernanes col dirottamento di Shaqiri in panchina e sicuramente ripresenterà la stessa che scese contro la Juve sperando che quei giocatori che già sentono di non far parte della rosa per la prossima stagione o vogliono cambiar aria si mettono la testa a posto e per novanta minuti onorano la maglia.