Vittoria della Lazio: torna il sorriso contro il tabù Genoa!


Un detto napoletano (la scia partenopea è ancora viva nei ricordi biancocelesti) dice : “Più nera della mezzanotte non può venire!”.  In effetti, dopo la sconfitta del S. Paolo di 4 giorni fa, si può dire che la Lazio ha toccato il suo punto più basso della gestione Pioli. Sconfitta cocente, senza alibi alcuno per tutti, dalla dirigenza, passando per l’allenatore fino ai giocatori scesi in campo, ma la vittoria con il Genoa ha riportato il sorriso.

Il ritiro imposto dalla società è sembrato più un atto dovuto, che una soluzione ai problemi. Eppure, dopo ieri sera, i fatti sembrano aver dato ragione alla dirigenza (il che fa già notizia da sé!). La Lazio in un sol colpo è tornata alla vittoria contro l’avversario più temutoil Genoa di Gasperini, vero e proprio tabù per i biancocelesti, visto che da 4 anni i rossoblu avevano inanellato 8 vittorie in altrettanti confronti con i capitolini, e si toglie anche la soddisfazione di portarsi un punto sopra in classifica agli eterni rivali della Roma, battuti contro l’altra squadra di Genova, la Sampdoria.

Certo il gioco spumeggiante dello scorso anno resta un lontano ricordo e di strada da fare ce n’è ancora tanta per gli uomini di Pioli, ma oggi (ieri ndr) non contava la prestazione, contava solo vincere e vittoria è stata. Finalmente anche il tecnico ha osato qualche scelta più coraggiosa lasciando finalmente in panchina gente come Radu, Mauri e Keita, apparsi davvero deludenti in queste prime gare di campionato, rilanciando Lulic versione terzino che finalmente sembra essersi ritrovato (speriamo non sia solo un fuoco fatuo),  e soprattutto Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, che a nostro avviso sono stati i migliori in campo. Il 20enne serbo aveva già dato segnali positivi nella trasferta di Europa League contro il Dnipro ed anche nella disfatta di Napoli era stato uno dei pochi bagliori positivi della Lazio. Nella gara contro i genoani ha dato fisicità e qualità al centrocampo biancoceleste ed i segnali di crescita sono davvero sotto gli occhi di tutti. Passando al brasiliano che dire: quando Felipe inizia a giocare alla sua maniera è una gioia per gli occhi degli amanti del pallone. Dopo un primo tempo vissuto a sprazzi, ha deciso di accendere i riflettori su di sé ed ha deliziato l’Olimpico con giocate d’alta classe. Provate a chiedere a Cissokho e Lamanna: il primo espulso per aver provato a fermarlo, il secondo costretto a raccogliere il pallone dalla rete dopo aver visto il brasiliano inventare un tiro a giro di quelli da vedere e rivedere.

La Lazio quindi torna a sorridere, magari lo fa ancora a denti stretti perché la crisi non può definirsi ancora superata, ma da oggi ha la consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie qualità grazie a questa vittoria, mentre ora serve assolutamente trovare una continuità di risultati e sperare che i vari infortunati rientrino presto nei ranghi, per poter avere a disposizione tutte le armi nel proprio arsenale.

Nei cantieri si legge “lavori in corso”, a Formello in questi giorni si userà la stessa frase. Avanti Lazio.


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