Berlino è una città moderna in continuo fermento con una vivace vita notturna, ma è anche una delle capitali europee che mostra il numero maggiori di cicatrici inflitte dalla storia del Novecento.
Ascesa del nazismo, Olocausto, Seconda Guerra Mondiale, Guerra Fredda, DDR: visitare Berlino significa anche fare un viaggio negli orrori di un passato non troppo lontano.
Memoriale dell’Olocausto
In pieno centro, tra la Porta di Brandeburgo e Potsdamer Platz, si trova il Memoriale dell’Olocausto, un labirinto di steli di cemento affinché non vengano rimosse dalla memoria le atrocità commesse dai nazisti.

L’opera dell’architetto statunitense Peter Eisenmann consiste in 2711 blocchi di cemento di diversa altezza. Il piano di calpestio su cui poggiano i blocchi è un continuo sali scendi. Lo scopo è quello di ricreare quella sensazione di smarrimento che assalì gli ebrei vittime dell’Olocausto.
Il Memoriale sorge dove, indicativamente, si sarebbe trovato il bunker in cui Hitler si suicidò il 30 aprile 1945. Sotto al Memoriale si trovano diverse sale per un totale di 800 metri quadrati con diverse informazioni sulle vittime e i luoghi dell’atrocità.

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Il Museo Ebraico di Berlino – Jüdisches Museum Berlin
Interessante fin dall’esterno (edificio a zig-zag realizzato dall’architetto Daniel Libeskind) il Museo Ebraico di Berlino suscita intense emozioni e induce alla riflessione. Il pavimento in ardesia scura è inclinato, le pareti sono bianche. Inquietante è la Torre dell’Olocausto, una torre buia in cui la luce, pochissima, filtra solo attraverso una piccolissima apertura postaCiò in alto.
Ciò che suscita maggiore emozione è probabilmente l’installazione Shalechet (“Foglie cadute”) dell’artista Menashe Kadishman. Si tratta di oltre 10.000 lastre di ferro, che rappresentano dei volti a bocca aperta. Le lastre ricoprono l’intero pavimento e camminandoci sopra, le lastre emettono un rumore stridulo che riporta alla mente le urla strazianti delle vittime innocenti della guerra.

Il rogo dei libri e le vittime del muro
Naturalmente, se siete a Berlino non potete non recarvi a Babelplatz dove la notte del 10 Maggio 1933 furono bruciati i libri degli autori censurati dai nazisti. Oggi, nel luogo dove avvenne il rogo è visibile la Versunkene Bibliothek (Biblioteca affondata) dell’artista Micha Ullmann. Si tratta di una lastra di vetro dalla quale si scorge una biblioteca sotterranea con gli scaffali vuoti.

E non potete non recarvi nel luogo dove resta oggi solo una parte del Muro abbattuto nel 1989. Lungo il percorso del Muro diversi steli segnano il punto in cui molte persone persero la vita nel tentativo di fuga.
