A mezzogiorno ora di Londra, le 13 ora italiana, gli ultimi dodici rintocchi del Big Ben. Rimarrà in silenzio fino al 2021 per importanti lavori di ristrutturazione.
Da tempo la campana del Big Ben suona fuori orario.
La torre non ha solo problemi strutturali – il tetto perde, l’abitacolo dell’orologio è gravemente corroso e ci sono grandi crepe nella muratura – ma anche difetti alle lancette e al meccanismo interno, quindi potrebbe all’improvviso smettere di scandire i suoi famosi “bong”. Come se non bastasse, di recente è emerso che il Big Ben perde i proverbiali colpi ed è diventato, come lo hanno definito i tecnici di Westminster che lavorano alla sua manutenzione e sono pronti ad intervenire giorno e notte, molto “capriccioso”.
Gli ultimi 12 rintocchi a mezzogiorno e poi il Big Ben rimarrà in silenzio per i prossimi quattro anni, durante i quali il simbolo di Londra sarà sottoposto a un complesso lavoro di ristrutturazione. Un progetto che è diventato motivo di scontro tra Theresa May e Jeremy Corbyn. Il progetto di restauro costerà 29 milioni di sterline (38 milioni di euro) per “salvare” la torre simbolo della capitale britannica e il suo orologio chiamato Great Clock.
Sono state ben poche le volte in cui il Big Ben non ha suonato nei suoi 157 anni di storia. Fra le cause sino ad oggi più lunghe, quella nel 2007, durata sei settimane, al fine di permettere i lavori di manutenzione, mentre nel 1976, dopo i gravi danni al meccanismo dell’orologio, lo stop dei rintocchi fu di nove mesi.
Oggi un gruppo di parlamentari ‘nostalgici’ si ritroverà ai piedi della torre per ascoltare le campane un’ultima volta.
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