Il parco nazionale del Vesuvio è stato istituito nel 1995 con lo scopo di perseguire 2 obiettivi principali:
• Conservare i valori del territorio e dell’ambiente, e la loro integrazione con l’uomo;
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• Salvaguardare le specie animali e vegetali, nonché le singolarità geologiche.
Oltre a questi 2 scopi ovviamente una delle priorità è anche l’esigenza di proteggere e salvaguardare il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio.
Il complesso vulcanico Somma – Vesuvio
Il complesso vulcanico è esteso per circa 150 km2 e raggiunge un’altezza massima di 1281m.
La sua nascita è fatta risalire a circa 400mila anni fa.
Sono 3 gli eventi che hanno contraddistinto la storia di questo vulcano:
1. Nel 79d.C la violentissima eruzione che seppellì sotto metri di fango e ceneri bollenti le città di Pompei, Oplonti, Ercolano e Stabia. A questa eruzione ne seguirono diverse nel corso dei secoli.
2. Nel 1631 un’altra violentissima eruzione che diede il via ad una nuova fase di attività del vulcano, seguita infatti da numerose eruzioni, molte delle quali di tipo effusivo.
3. Nel 1944 l’ultima eruzione, dopo la quale il Vesuvio è entrato nella sua attuale fase di “riposo attivo”.
Questi eventi hanno parzialmente demolito il vulcano più antico, il Monte Somma. È al suo interno che si è poi originato il Gran Cono del Vesuvio. L’ insieme dei due edifici vulcanici prende il nome di complesso vulcanico Somma – Vesuvio.
La flora e la fauna del parco
Gli ecosistemi del Parco Nazionale del Vesuvio hanno la tipica formazione delle vegetazionali della macchia mediterranea; gli ambienti vesuviani e quelli sommani presentano però alcune caratteristiche diverse: sono più aridi ed in alcuni casi oggetto di rimboschimenti con diverse forme di conifere.
Quanto alla sua fauna, questa è stata fortemente influenzata dalle cicliche eruzioni, nonché dal clima mite e dalla vicinanza alla costa.
All’interno del parco possiamo trovare: tra i mammiferi animali come ricci, talpe, ghiri, pipistrelli, topi, conigli, volpi, faine e donnole.
Particolarmente numerosi sono poi gli uccelli, quali falchi e gruccioni.
Sono poi diffusissime le vipere, e tra gli altri anfibi anche rospi e rane.
I prodotti tipici del parco
Per secoli l’agricoltura vesuviana è stata una delle più ricche d’Italia. I suoi prodotti godono infatti di molta fama.
Tra questi sicuramente il vino. Qui tra il centinaio di vitigni vengono coltivati il piedirosso, il greco del Vesuvio, il coda di volpe e il caprettone, a cui si sono poi aggiunti l’aglianico e la falanghina.
Dall’uva si ricava il Vesuvio rosso, rosato o bianco doc e nelle stesse varianti il celebre Lachryima Christi, che è tra i più conosciuti all’estero.
Di grande fama gode anche la frutta coltivata in queste terre. In particolar modo le sue albicocche, che erano celebri già nell’antichità e vengono celebrate in diverse sagre. Ottime anche le ciliegie, e l’uva catalanesca, un’uva bianca da tavola che può essere usata a sua volta per la vinificazione.
Quanto alla verdura abbondano deliziosi pomodori, friarielli e cavolfiori giganti.
Tradizionale è anche la raccolta dei pinoli.