In uno degli ultimi libri che ho letto (“L’americana” di Heddi Goodrich, edito da Giunti, che abbiamo recensito qui), l’amore tra la protagonista e Raffaele, un ragazzo stabiese, nasce all’interno del castello di Castellammare di Stabia. Raffaele racconta a Frida la leggenda che aleggia sul castello e le mostra il panorama che si gode dalla collina sulla quale sorge. La vista del Golfo di Napoli, una splendida notte stellata e l’intrigante modo di fare del ragazzo stabiese, Frida non fa nessuna fatica ad innamorarsi di Raffaele.
“In bici nel tempo” fa sosta al castello dell’amore negato
Anche Enzo Longobardi con la sua rubrica “In bici nel tempo” ci riporta alla storia, ma anche alla suggestiva leggenda che avvolge il castello. Ecco come ce ne parla durante uno dei suoi ciclotour:
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“Il castello dell’amore negato – Non esiste castello importante senza la sua leggenda. Come quello della mia città, Castellammare di Stabia, costruito nel IX secolo. Un fantasma all’interno: una bellissima donna di mezza età, al cancello d’ingresso, dove mi trovo, come in attesa di qualcuno. Anche se poi sarebbe la camera da letto, “la camera degli angeli”, il posto più tetro: lamenti e risate agghiaccianti, per anni, avrebbero costretto le persone da lì a scappare terrorizzate. Tutto nasce da un episodio del 1459, durante il regno di Ferrante I d’Aragona quando la castellana, aprì le porte del castello alle truppe angioine che poterono così conquistarlo facilmente. Questo perché la donna era follemente innamorata di uno dei soldati assalitori. Ma quel cavaliere, ai quei nobili sentimenti fece prevalere la ragione di guerra e respinse il suo amore. La castellana straziata da quel rifiuto si tolse la vita avvelenandosi e da allora si narra vaghi dentro quelle splendide mura. Oggi il castello è privato, ospita matrimoni ed eventi di gala, ma mi piace pensare che qui, dove secoli fa si consumò una tragica vicenda amorosa, sia per tante coppie la location per il loro sogno d’amore.”
Il “Castrum de Stabiis ad Mare”, il castello di Castellammare di Stabia
E’ alla presenza del castello che la Città delle Acque, l’antica Stabiae, deve il suo nome. Il Castello a Mare (da cui Castellammare di Stabia) sorge a 100 mt. di altitudine sul mare ed in passato era il caposaldo di un complesso sistema difensivo comprendente i castelli delle zone limitrofe, ossia quello di Gragnano, di Lettere e di Pimonte
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Il nome di “Castello a Mare” appare per la prima volta in un documento del 1086. Nel periodo del suo maggior splendore, ospitò anche il Boccaccio, che lo descrisse, insieme ad un altro luogo culto di Castellammare di Stabia, la Reggia di Quisisana, nella giornata decima del suo Decamerone.
Oggi, tantissime coppie, data l’impareggiabile bellezza del luogo, scelgono il castello per trascorrere il loro giorno più bello. In passato, proprio la bellezza del luogo ha ispirato tantissimi pittori ed incisori come Pitloo, Duclère, Pinelli, Gigante, Carelli, Gaeta e tanti altri artisti della Scuola di Posillipo.
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