In bici nel tempo, la rubrica a cura di Enzo Longobardi, ci porta anche quest’oggi in una delle meravigliose ville vesuviane del Miglio d’Oro. Si tratta di Villa Campolieto, probabilmente una delle più belle, teatro di numerosi eventi culturali e sociali. Ecco come ce ne parla Enzo Longobardi.
Villa Campolieto, l’abbraccio che incanta
“L’abbraccio in quel giallo che incanta – Ercolano, 1755. Luzio di Sangro, Duca di Casacalenda e principe di Campolieto fa costruire un capolavoro, Villa Campolieto. Motivo? Stare vicino al re Carlo di Borbone che nel 1738 erigendo la Reggia a Portici, aveva voluto la sua residenza estiva sul golfo di Napoli. Tra Portici, Ercolano e Torre del Greco, grazie anche ad esenzioni fiscali, ettari di agrumeti furono sostituiti da ben 122 ville abitate dalle più influenti famiglie aristocratiche napoletane, bramose dei servigi del re e avere un panorama unico. Villa Campolieto, divenne la più famosa, anche per la quella sua “rotonda”, quel bellissimo colonnato a mo’ di abbraccio al paesaggio intorno. Come colore dominante, fu scelto il giallo, non a caso colore del sole, della vita, della forza e il colore di quegli agrumeti perduti. E da quel colore giallo oro poi derivò il nome attuale di Miglio d’oro ovvero la strada delle 122 ville borboniche – P.S.: Altrove ci sarebbe la fila per vedere questo gioiello. Sereno weekend da Villa Campolieto.”
Una curiosità:
Il Miglio d’oro propriamente detto era un tratto di strada rettilineo compreso tra Ercolano e Torre del Greco la cui lunghezza misurava esattamente un miglio e andava dal portale d’ingresso della Villa De Bisogno in corso Resina ad Ercolano (pietra miliare IV) fino a Corso Vittorio Emanuele n. civico 87 (pietra miliare V, purtroppo oggi scomparsa), in Torre del Greco; entro questi termini sorgevano, tra le altre, Villa Campolieto, Villa Favorita, Villa Aprile a Ercolano, Palazzo Vallelonga e Villa Mennella a Torre del Greco.
Successivamente per finalità di promozione turistica e sviluppo territoriale, nel concetto di Miglio d’oro sono stati compresi anche i comuni di Portici e di San Giorgio a Cremano comprendo in tal mondo altre storiche dimore come la Reggia, Palazzo d’Elboeuf, villa Meola e Palazzo Ruffo di Bagnara a Portici, Villa Bisignano a Barra, Villa Bruno, Villa Vannucchi e Villa Pignatelli di Montecalvo a San Giorgio a Cremano, Villa Prota e Villa delle Ginestre a Torre del Greco.
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