Napoli: gli angoli dimenticati

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Tutto quello che di Napoli non conosciamo

Spesso ci capita di essere stranieri nelle nostre città, di recarci al lavoro transitando accanto a monumenti di importanza storica notevole senza soffermarci neanche a guardarle; a Napoli questo accade con la stessa frequenza con cui accade in tutte le grandi metropoli europee. Così succede che si passi dinnanzi alla Chiesa di S. Maria di Piedigrotta senza sapere che essa è sorta alle porte di un sito ben più antico, in cui si celebrava il culto a Mitria prima e a Priapo in seguito, cui venivano dedicati riti erotici nel mese di settembre; periodo che, secoli dopo, verrà festeggiato nuovamente con i fasti delle Piedigrotte musicali partenopee.

itinerario del Vergiliano
itinerario del Vergiliano

Pezzi di territorio, dunque, che hanno visto il passaggio della Storia e il suo ripetuto sovrapporsi, come in molti angoli della città è avvenuto.  Dopo i riti orgiastici, e dopo la costruzione della chiesa dedicata alla Natività di Maria (costruzione trecentesca che si innesca su un sito dove sono state trovate tracce di un antecedente culto mariano di origine bizantina), il turista può fare un balzo in avanti sulla linea del tempo e visitare il Parco del Vergiliano a poche centinaia di metri di distanza dalla chiesa; si tratta di un luogo che è diventato soggetto di interesse dello stato dopo l’ Unità d’ Italia e a cui è fortemente legato il nome di Enrico Cocchia in primis per la creazione dell’ attuale itinerario. In esso è presente il cenotafio di Virgilio ma anche la tomba di Giacomo Leopardi, che a Napoli trascorse l’ ultima parte della sua controversa e infelice vita e le cui spoglie furono traslate dalla chiesa di San Vitale Martire (Fuorigrotta) nel 1939.

 

Infine, la famosa Crypta Neapolitana, galleria di epoca romana che fungeva da collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta, altro esempio validissimo dell’ avanzato stato delle conoscenze del popolo che dominò il mondo fino all’arrivo dei cosiddetti Barbari. Ai turisti della propria città non possiamo che rivolgere l’ invito di visitare questo splendido gioiello naturalistico incastonato in uno dei quartieri più vivaci della città di Partenope, e a coloro che arrivano nel Golfo di Napoli spinti dalla curiosità di conoscere meglio questa città che ha da sempre mille culure, sottolineiamo che l’ ingresso al Parco Vergiliano è gratuito.

Veni, vidi, vici…..

 

ph: Maria Vittoria Antini

 

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