Pasquetta alla scoperta del “Borgo che muore”

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Pasquetta alla scoperta di uno dei borghi più belli e suggestivi d’Italia: Civita di Bagnoregio, “il Paese che muore”

Le origini

Civita di Bagnoregio è un Paese in provincia di Viterbo situato al confine con l’Umbria, su un colle tufaceo a poco meno di 500 metri sul livello del mare. Il borgo ha origini antichissime, i primi insediamenti risalirebbero addirittura al IX-VII secolo a.C.  In epoche successive sia gli Etruschi che i Romani realizzarono imponenti opere di canalizzazione delle acqua piovane e di contenimento dei torrenti. Il nome che vuol dire letteralmente Bagno del Re, gli fu attribuito da Desiderio, re dei Longobardi, guarito da un grave male proprio grazie alle acque termali del luogo.

La bellezza del paesaggio

Il borgo domina  la Valle dei Calanchi, un paesaggio naturale tra i più suggestivi d’Italia per la presenza delle creste d’argilla ondulate e irregolari. Purtroppo l’azione  erosiva dell’acqua che ha creato queste bellezze rocciose, non risparmia il borgo, già smembrato da innumerevoli terremoti. Di epoca etrusca è il cosiddetto Bucaione, un profondo tunnel scavato nella parte più bassa dell’abitato, che consentiva l’accesso  dal paese direttamente alla Valle dei Calanchi.

Il Paese che muore

Civita di Bagnoregio è noto come il Paese che muore, poiché  destinato a sbriciolarsi a causa degli eventi atmosferici e delle continue frane.  Anche per questo il borgo conta un numero davvero esiguo di abitanti.  Sarà il silenzio dei viottoli in pietra interrotto solo dal fruscio del vento  tra gli alberi; sarà  che per raggiungerlo bisogna percorrere un lungo ponte simile a quelli di accesso ai castelli delle fiabe; saranno le abitazioni in pietra che sembrano un tutt’uno  con il colle; in questo borgo dove anche le ore sono preziose, il tempo sembra essersi fermato.  Se avete voglia di trascorrere il lunedì di Pasquetta allo scoperta di un luogo incantato unico al mondo, Civita di Bagnoregio è il posto che fa al caso vostro!

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