Castellammare di Stabia verso la fine del XIII secolo cominciava a prendere l’aspetto di una “città-fortezza”. Attraverso le Porte del Quartuccio, richiedevano una gabella, il pagamento per introdurre carri di legumi, orzo, frutta all’interno della città. Il quartuccio era un’antica misura napoletana che corrispondeva a poco più di due chili. Nei tempi antichi questo luogo si chiamava Castruccio o precisamente burgo Castrucii.
Il termine borgo, dal greco pyrgos, indicava un piccolo castello munito, una torre fortificata ed anche una riunione di case fortificate. Infatti la città seguiva ancora questa influenza difensiva della torre,si indicava con il nome di “in burgo Costrucii”; con il passare del tempo, invece, si passò al termine Quartuccio per la sua funzione fiscale.
Questa piazza mantenne la stessa caratteristica fino agli inizi del XIX secolo. Venne ampliato il palazzo Martingano, venne costruito il palazzo Rispoli e nel 1831 il Palazzo Spagnuolo. Il canonico don Agnello Spagnuolo fece ristrutturare l’edificio ed allestì un Caffè al pianterreno ed un piccolo albergo al primo piano. Il locale divenne celebre per le specialità dolciarie e frequenza di illustri personaggi dell’epoca: l’architetto Eugenio e suo fratello Giuseppe Cosenza, Ciro e Luigi Denza, l’ammiraglio Acton.