REGGIA DI CAPODIMONTE


La reggia di Capodimonte doveva essere nella volontà del Re Carlo di Borbone, il luogo deputato ad accogliere la collezione Farnese, ereditata dalla madre Elisabetta Farnese

La collezione Farnese, era iniziata con Papa Paolo III nel XVI secolo e continuata dai suoi discendenti fino a ereditarla la madre, ancora suddivisa tra le città di Roma e Piacenza. Con la sua ascesa al trono, egli partì con un nuovo riassetto urbano alla città e con l’occasione, volle realizzare suddetta struttura che ospitasse una galleria d’arte. Il luogo prescelto fu Capodimonte zona del bosco, ricca di selvaggina e quindi si prestava anche a sito per battute di caccia. Inoltre la collina offriva panorami spettacolari sul Vesuvio, San Martino e Posillipo.

REGGIA DI CAPODIMONTE

La costruzione iniziò nel 1738, incontrando non poche difficoltà data la mancanza di una strada diretta, di acqua sulla collina e la presenza di diverse salite per raggiungere il sito. Una commissione di esperti si occupò di definire gli spazi interni che assolvessero il meglio alla funzione dei musei. Un edificio con tre cortili interni, le cui sale esposte al sud, guardando il mare erano destinate all’esposizione dei dipinti e quelle interne che guardavano verso il giardino adibite a biblioteca.

In questo periodo fu residenza storica dei Borbone di Napoli, dei Bonaparte, Murat e Savoia. Diventa quindi ufficialmente Museo Nazionale di Capodimonte dal 1957. Durante questo altalenarsi di regnanti,furono proprio i francesi nel decennio che regnarono in città a valorizzare la zona di Capodimonte, migliorando sia il collegamento con la costruzione di Corso Napoleone,ora Corso Amedeo di Savoia; sia abitando il palazzo e arricchendolo di arredi eleganti. Con il ritorno al trono dei Borbone si giunse al completamento degli ambienti restanti, e nella seconda metà dell’Ottocento, qui fu trasferita anche l’Armeria Farnesiana e Borbonica; il Salottino in porcellana della regina Maria Amalia di Sassonia e il grande pavimento marmoreo proveniente da una villa imperiale di età romana a Capri.

 

MUSEO

Si estende su due livelli, al primo piano si trovano gli Appartamenti Reali, con testimonianze delle manifatture borboniche, i dipinti e oggetti della Collezione Farnese, da Tiziano a Parmigianino ai Carracci, la raccolta del cardinale Borgia e tantissime altre opere.

Al secondo piano testimonianze dell’arte a Napoli dal duecento all’ ottocento.

Al terzo piano selezione di dipinti, sculture contemporanee eseguite espressamente per Capodimonte nel corso dell’ultimo ventennio da artisti di fama internazionale. Al piano terra i servizi di accoglienza dei visitatori del museo.

PARCO

Tutto intorno all’immenso parco che si estende su un’area di 124 ettari, utilizzato dai sovrani per battute di caccia e per feste. Dal 1957 è parco pubblico. Al suo interno sono presenti oltre 400 varietà di piante secolari, coltivazioni di piante da frutto, specie esotiche e palme. Sparse per il parco statue, fontane, e diversi edifici dimore di corte dell’epoca come la Casina dei Principi, diverse chiese, l’Eremo dei Cappuccini e fabbriche come quella di porcellana famosa nel mondo, divenuta sede per la lavorazione della ceramica.

Foto principale: “Reggia di Capodimonte 1” di MentnafunangannOpera propria. Con licenza CC BY-SA 4.0 tramite Wikimedia Commons.

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