Sicurezza aeroporti europei: telecamere, Pnr, profiling

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I drammatici eventi terroristici, ultimo in ordine di tempo all’aeroporto di Bruxelles, hanno evidenziato che occorre fronteggiare in maniera tempestiva e coesa la questione sicurezza negli aeroporti.

 

Al via nelle prossime settimane una vera rivoluzione per quanto riguarda la sicurezza negli aeroporti europei.

Troppe volte le falle nel sistema hanno portato a situazioni limite come quella verificatasi di recenti allo scalo di Fiumicino il 20 aprile quando è salito a bordo sul volo Roma –Tirana, un passeggero non in elenco, ed è stato solo grazie ad un caso fortunato che hostess e steward si siano accorti dell’anomalia, perché l’aereo era pieno e un passeggero con regolare biglietto non aveva posto a sedere.

A tal fine sembra che la strada intrapresa in queste ultime settimane sia quella concreta da percorrere, difatti la Commissione Europea garantisce che entreranno in funzione già dalle prossime settimane la figura di detective che analizzeranno il comportamento dei passeggeri che circoleranno nei terminal creando una rete di monitoraggio, affidata soprattutto a esperti che faranno il “profiling” di quelli che avranno comportamenti anomali e l’analisi di questi in tempo reale con i database dell’Interpol e dei servizi segreti nazionali dei volti catturati dal video di sorveglianza interna.

I passeggeri negli aeroporti saranno monitorati, prima duranti e dopo i varchi di sicurezza, nelle aree dei check-in, nei duty free, oltre ai varchi con i metal detector. Gli scali europei saranno dotati di telecamere high tech in grado di riconoscere i lineamenti di chiunque metta piede in aeroporto.

 

 

A queste novità andranno ad aggiungersi posti di blocco improvvisati nelle vie di accesso ai terminal e l’utilizzo anche di cane anti esplosivo. A completamento dovrebbe esserci sempre l’attuazione del famoso Pnr (passenger name record) ovvero l’archivio digitale con l’identità dei passeggeri degli aerei in viaggio in Europa, che ha avuto di recente il via libera dell’Europarlamento.

I dati inseriti quando acquistiamo un biglietto aereo per voli in entrata e uscita dall’Unione Europea saranno accessibili in chiaro alle polizie dei Paesi membri per sei mesi e la cui comunicazione sarà a carico delle compagnie aeree. Dopo i sei mesi, saranno disponibili fino a cinque anni e visibili attraverso una procedura complessa e solo per indagini su reati specifici, trascorso tale temine saranno cancellati.

Questo processo per la tutela della privacy e la prevenzione degli abusi dovrebbero essere monitorato da un supervisore indipendente.

I dati sensibili saranno diciannove, tra i quali numero di telefono, data carta di credito, numero posto sull’aereo, itinerari o del viaggio e dati concernenti i bagagli. Tutti i dati saranno inviati dalle compagnie aeree alla Passenger Information Unit e nessun organismo potrà accedere ai database dei vettori.

Infine la stesura di una lista di ventinove Paesi anche europei, i cui voli saranno sottoposti ad altri controlli oltre a quelli previsti.

Questo è quanto previsto da un piano riservato rivelato al Corriere della Sera, da fonti dell’organo esecutivo dell’Ue e da società private coinvolte nell’operazione.

foto fonte facebook

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