Percorso archeologico nel Rione Terra di Pozzuoli
Il percorso archeologico nel Rione Terra di Pozzuoli è ormai aperto già da qualche settimana ed è fruibile gratuitamente fino al mese di gennaio 2016.
Con l’ausilio di guide turistiche abilitate presso la Regione Campania, che prestano il loro servizio gratuitamente e a titolo volontario, i turisti vengono condotti all’interno delle antiche rovine divisi per gruppi.
All’ingresso la guida fa un excursus sulla storia di Pozzuoli, partendo dalle sue origini antiche.
Il percorso comincia con la visione di un video proiettato sullo sfondo di una parete che illustra le tecniche di navigazione e di commercio degli antichi abitanti di Puteoli. Si prosegue percorrendo l’antico decumano, ovvero la strada principale dove si affacciavano le varie botteghe.
Il percorso archeologico è arricchito da immagini video-proiettate sulle pareti e da riproduzioni sonore che danno proprio il senso di come doveva essere la città anticamente, viva e ricca di attività. Così il turista è accompagnato dalle ombre degli uomini che camminavano per il decumano e si fermavano magari a mangiare in una delle botteghe, oppure degli schiavi che giravano le macine. Può osservare l’antica cisterna dell’acqua e il magazzino dove venivano gettati i sacchi che poi venivano trasportati dai “saccari”. Qui sono state ritrovate due statue, quelle di Proserpina e di Athena Lemnia, oggi conservate al Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Pozzuoli era il porto più importante dell’antichità perché era il porto di Roma, le merci che sbarcavano qui venivano poi trasportate nella capitale. Per chi veniva dal mare questa era la porta dell’Impero romano. La sua importanza non era legata solo all’aspetto commerciale, ma anche a quello turistico. Il territorio che andava da Pozzuoli fino a Baia era il principale centro turistico dell’Impero, dove i romani andava a trascorrere il loro tempo libero nelle varie ville dedicate all’ozio termale.
La grandezza di quello che era questo territorio è un ricordo da preservare e che si può ancora percepire vagamente camminando tra la polvere e le rovine del suo passato.