Anche a Castellammare di Stabia e’ tempo della famosa “Campanella” , la prima dell’anno che annuncia l’inzio dell’anno scolastico per studenti , insegnanti e personale, il primo giorno di scuola dell’anno 2019-2020, un percorso che oramai si ripete da generazioni nel corso della storia.
Il Sindaco della Citta’ delle Terme, Gaetano Cimmino, ha voluto salutare l’inizio del nuovo anno con un post social, un pensiero un augurio a tutti gli studenti e non solo, un messaggio al mondo della scuola di Castellammare di Stabia, di seguito il post del primo cittadino:
Buon anno scolastico a tutti i ragazzi che oggi ritornano tra i banchi. Buon anno scolastico ai dirigenti, ai docenti e a tutto il personale delle scuole, a cui spettano l’onere e l’onore di formare i protagonisti del futuro della nostra città e di attivarsi insieme a noi per contrastare la dispersione scolastica.
A tutti voi studenti auguro di godervi ogni singolo istante che trascorrerete a scuola, di imparare a districarvi tra le varie materie che vi formeranno come donne ed uomini di cultura, ma soprattutto di imparare ad essere cittadini che con rispetto, attenzione e cura vivranno la nostra città.
Aiutateci, con le vostre giovani energie, ad aiutarvi. Siate desiderosi di migliorarvi e di migliorare il mondo intorno a voi, in modo che tutti noi possiamo insieme riconoscere che le nostre giornate ed i nostri anni sono stati spesi bene e che ognuno di noi, con il suo agire, avrà contribuito a migliorare la nostra città.
L’11 settembre e’ una data storica, una data che ci ha fatto piangere, ossia il ricordo delle Torri Gemelle, il grave attentato successo negli Stati Uniti del 2001, quando purtroppo, ci fu la morte di 2 996 persone e il ferimento di oltre 6 000, organizzati e realizzati da un gruppo di terroristi aderenti ad al-Qāʿida. Una data che verra’ ricordata per sempre e la nostra speranza che gli studenti delle prossime generazioni, non dovranno vivere mai piu’ giorni tristi come questi, dove la morte e l’odio furono protagonisti di questa pagina scritta oramai nei libri di storia.