“Fiaba di Natale” di Simona Baldelli (Sellerio) – Rifacendoci alla Jólabókaflód, ecco alcune proposte di letture da offrire in dono a parenti ad amici in occasione delle festività natalizie di cui si sente il profumo nell’aria.
Non sapete cosa significhi Jólabókaflód? Ve lo dico io. Si tratta di una bellissima tradizione islandese. Il termine deriva dall’unione di tre parole: jól (“Natale”) + bók (“libro”) e flóð (“alluvione, inondazione”). Jólabókaflód consiste nel regalare valanghe di libri ad amici e parenti ed iniziarli a leggere immediatamente la notte del 24 Dicembre. Bello no?
La lettura che vi consigliamo di seguito è un piccolo gioiello, una fiaba natalizia capace di restituire valore ai grandi e ai piccoli sogni.
“Fiaba di Natale” di Simona Baldelli (Sellerio)
La magia del Natale, una città come tante e un vecchio funambolo che passo dopo passo su un cavo sospeso percorre la strada che porta alla fine, o a un nuovo inizio, alla ricerca di un destino da riscrivere. Non solo per sé, là in alto, ma per tutti coloro che attendono dal basso.
È stato un grande funambolo ai suoi tempi, capace di sfruttare a favore del proprio equilibrio ogni soffio di vento, e di compiere incredibili acrobazie, quasi avesse ad assisterlo sulla corda sospesa un aiutante invisibile. Lo chiamavano per questo l’Uomo dell’aria. È mancato qualcosa alla sua vita? Ha sacrificato al successo qualcosa di importante?
A poche settimane dal Natale, per motivi che non sa spiegarsi, o forse per mancanza di qualcosa o qualcuno, si è deciso per l’impresa preparata con la cura scientifica che solo un mestiere poetico come il suo prevede. Attraverserà sul cavo teso a grande altezza la distanza che separa la vecchia biblioteca dal campanile della chiesa abbandonata. Parte all’alba. Il percorso sarà lungo perché si procede alla velocità di un bruco.
Il lettore vibra e si tende con i suoi gesti precisi, e sente i suoi pensieri dal di dentro, mentre sotto i suoi piedi la città si ferma e si accalca per godersi lo spettacolo, provare il brivido di ogni falso movimento, sublimare nell’Uomo dell’aria paure frustrazioni desideri. La televisione accorsa amplifica la scena. Per convincerlo a scendere da lassù, diversi personaggi lo raggiungono con l’aiuto dei pompieri. La figlia, la bibliotecaria, qualche vecchio amico e semplici sconosciuti. Ciascuno cambia accanto a quel corpo sospeso e racconta di se stesso. E tutto si schiude a una realtà diversa. Per sé, per coloro che gli sono venuti incontro, per tutti quelli che hanno trepidato per la sua impresa e non vogliono esiliare i sogni dalle loro giornate.
L’autrice
Simona Baldelli è nata a Pesaro e vive a Roma. Il suo primo romanzo, Evelina e le fate (Giunti, 2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. Il tempo bambino (Giunti, 2014) è stato finalista al Premio Letterario Città di Gubbio.
Nel 2016 ha pubblicato La vita a rovescio (Giunti), Premio Caffè Corretto-Città di Cave 2017, ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735), una donna che per otto anni vestì abiti da uomo.
Nel 2018 L’ultimo spartito di Rossini (Piemme), nel 2019 Vicolo dell’immaginario (Sellerio) e nel 2020, sempre per Sellerio Fiaba di Natale.
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