Preparare una maratona in 3 mesi. E’ possibile?


E’ possibile preparare una maratona in 3 mesi? In rete girano diversi spot che promettono risultati soddisfacenti in tempi brevi. Sarà vero? Lo abbiamo chiesto al coach Armando Selene. 

Preparare una maratona in 3 mesi. E’ possibile?

Armando Selene, da anni allena tanti atleti italiani. C’è chi ha la fortuna di allenarsi con lui e chi segue le sue schede a distanza. Armando ama la corsa, ma non ama fanatismi e scelleratezze. E’ un uomo e un allenatore equilibrato. Ecco cosa ha risposto in merito alla promessa che molto sedicenti allenatori fanno in merito alla preparazione di una maratona.

Posso preparare una maratona in soli 3 mesi? Qualche anno fa ci fu un politico campano che in periodo pre- elettorale pensò di utilizzare la corsa per conoscere meglio il proprio territorio e quindi ogni mattina correva per circa un’oretta. Affascinato da questa realtà mi chiese se in meno di tre mesi poteva chiudere una maratona; per la precisione lui puntava a quella di N.Y.  Gli dissi ciò che ora ribadisco amche in questa sede, che per correre una maratona in modo salutare e goderne al massimo si necessita di una condizione fisica ottimale, un IMC almeno inferiore a 25 ed una preparazione atletica di base di minimo 2 anni di corsa che ci ha visto passare per la 10 km, poi per la half ed infine giungere alla fatidica maratona.

Nonostante ciò, lo preparai alla maratona in meno di tre mesi e l’improvvisato maratoneta la chiuse addirittura in modo egregio giungendo sotto le 5 ore 30′ ed in modo abbastanza tranquillo (detto da lui). Non so se corre ancora oggi, ma comunque il fatto che qualcosa si possa fare non significa che sia giusto farlo.

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La risposta alla domanda

Riassumendo direi che la risposta alla domanda è “Sì, è possibile farlo ma non è consigliabile”. Ovviamente per chi ha le condizioni elencate precedentemente è assolutamente sufficiente un periodo trimestrale per preparare una Maratona.

Capisco benissimo che la maratona ha un fascino particolare e nell’immaginario di molti e specialmente in coloro che non vivono direttamente la corsa come questa distanza possa dare risalto e credito a chi si cimenta come maratoneta. Questo fu il motivo che spinse l’amico Giovanni verso la maratona di N.Y, la madre di tutte le maratone e credo lo sia anche per tantissimi runner.

Personalmente, sebbene abbia aiutato a preparare la maratona a molti amici non sono particolarmente attratto da questa distanza poiché la ritengo troppo impegnativa in termini fisici e di tempo da dedicare, pur riconoscendo il suo fascino e il trasporto che il partecipare ad una maratona ci dona. Ritengo che la half sia meno stressante ed ugualmente affascinante, ma questa resta una mia opinione ed ognuno è libero di valutare da sé.

“Che hai fatto domenica?” – “Ho corso la maratona!”

Il fatto che la rete proponga tabelle di allenamento che in pochi mesi promettono di poter correre una maratona è dovuto proprio a quello di cui parlavo sopra. Per molti la maratona è il top e parteciparvi fa sì che il runner si senta gratificato solo per essere giunto al traguardo.

Quando amici e colleghi  chiedono che hai fatto domenica ? Rispondere : “Ho corso la maratona” dà un enfasi diversa rispetto a qualsiasi altra distanza. Quanto ciò sia vero lo dimostra il fatto che due anni fa, durante una visita medica agonistica, mentre ero in attesa di iniziare il tapis roulant, la dottoressa mi chiese da quanti anni correvo. Risposi che lo facevo da oltre quarant’anni e lei aggiunse : “Allora chissà quante maratone avrà fatto?”. Le risposi che, in realtà, ne avevo corso solo 3 tutte in Italia e lei rispose:“Ah! Allora non sei proprio un corridore!”(Sigh! non avevo fatto N.Y, non ero un corridore!!!). La simpatica risposta rende esattamente l’idea e giustifica perché tanti ambiscono alla maratona.

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Correre una maratona non è trascinarsi al traguardo

Questa è la ragione perché milioni di persone hanno come obiettivo il correre una maratona. Semmai non amano nemmeno la corsa ma la sentono come una prova che li può “elevare”,pertanto si prestano spesso a tour de force per riuscirci seguendo tabelle in rete o semplicemente trascinandosi pur di ultimarla.

Se si osservano le maratone più importanti si può notare che la massa di persone inizia dopo le 5 ore e non è difficile vedere anche persone con un accentuato sovrappeso trascinarsi all’arrivo. Ovviamente non esprimo alcun giudizio e credo che se la cosa diverta sia anche legittimo vivere la maratona in questo modo, però da runner appassionato credo che correrla con grande autonomia e gestione lucida della gara faccia il vero maratoneta ed aldilà del tempo renda il runner veramente elevato sportivamente.

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