Contro ogni pronostico, contro ogni previsione, l’Italia Under 19, dopo vent’anni, trionfa all’Europeo Under 19. Dopo la brutta sconfitta proprio contro il Portogallo aveva fatto presagire al peggio. Ma i giovani azzurri hanno assimilato la sconfitta e, dopo la vittoria per 3 a 2 contro la Spagna, l’impresa non sembrava così impossibile.
La coppa torna così a Roma a distanza per l’appunto da vent’anni, ovvero dal lontano 2003. Era stata l’Italia guidata da Paolo Berrettini a superare proprio i portoghesi a Vaduz. E i campo, fra gli altri, c’erano Chiellini, Aquilani e Pazzini. Non proprio gli ultimi arrivati. A dimostrazione che, forse, in Italia dovremmo tornare a coltivare i nostri vivai.
E la vittoria nell’Europea maltese della Nazionale allenata da Bollini ci toglie un po’ le delusioni da dosso, soprattutto in un periodo veramente di soddisfazioni per i colori Azzurri. La sconfitta dell’Under 20 e (anche) la mancata qualificazione alle Olimpiadi dell’Under 21 oltre ai ko dei club nelle coppe.
Un titolo meritato
Ma la vittoria di questo europeo cancella soprattutto quella sconfitta tremenda. Sconfitta che aveva già fatto cantare il De Profundis agli addetti ai lavori, soprattutto da chi, come noi italiani, che non riesce a godere. Basti pensare ad alcuni giornalisti che hanno affermato che la vittoria dell’Euro 2020 è stata solo fortuna.
La partita
L’Italia è più brillante del Portogallo. Che, soprattutto nel primo tempo, pecca di presunzione. Presunzione dovuta, oltre alla manita, anche al fatto di essere i favoriti assieme alla Spagna. Giocano spesso in maniera inutilmente difficile. E il gioco più semplice dell’Italia si dimostra più efficace.
I ragazzi di Bollini per tutto il primo tempo dominano. Il Portogallo semplicemente non capisce niente. E al 19′ arriva il gol di Kayode, con la complicità del portiere lusitano. E alla fine sarà decisivo. Più volte l’Italia va vicina al raddoppio. Ci arriverebbe anche nel secondo tempo con Vignato, ma il guardalinee segnala un fuorigioco che non c’è.
Nel secondo tempo, o meglio dal sessantesimo in poi, complice un calo fisico, l’Italia cede fisicamente. Ma, a parte un tiro di testa al 60′, i portoghesi non riescono a tirare nello specchio della porta. C’è tanta sofferenza ma, di fatto le occasioni sono solo due, e l’ultima arriva al 95′, ma la palla si spegne sul fondo.
E così, a Malta, risuona il grido dei giovani azzurri “Siamo noi, i campioni d’Europa siamo noi”. Tutto questo a poche settimane dalla sconfitta nella finale del Mondiale U20. E, nonostante la delusione dell’Under 21 (culminata con l’addio di Nicolato), resta una bellissima estate azzurra.