Bonus asilo nido, proroga prevista per il 2023

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La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato il bonus asilo nido ovvero la misura prevista a sostegno delle famiglie. L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 ed ha subito un incremento nell’importo grazie alla Legge di Bilancio 2020 che ha portato l’importo massimo a 3000 euro.

 

Bonus asilo nido, cos’è?

Nello specifico il bonus asilo nido rappresenta un aiuto economico che prevede l’erogazione di un contributo di massimo 3000 euro per sostenere le spese per le rette degli asili nido o di servizi di assistenza domiciliare per minori con patologie.

Si tratta di una misura strutturale, cioè che non scade, e si concretizza in un contributo economico rivolto ai  genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età per:

  • le spese di frequenza dell’asilo nido oppure
  • per spese di baby sitter  presso la propria abitazione, in caso di bambini  che non possono frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie ( detto anche supporto domiciliare).

Per maggiori informazioni: Bonus asilo nido

 

Bonus asilo nido, a chi spetta e quali sono i requisiti necessari per accedere alla misura?

Per quanto riguarda i beneficiari e i requisiti per accedere alla misura non sono previsti dei cambiamenti rispetto all’anno precedente. Come anticipato l’agevolazione spetta ai genitori di minori fino a 3 anni, compiuti tra gennaio e agosto 2023, anche adottati o in affidamento.

Per richiedere la misura, il genitore deve possedere i seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia;
  • avere la cittadinanza italiana o UE, o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’UE (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30) o carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi cittadinanza UE (art. 17, d.lgs. 30/2007), o status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • essere il genitore che sostiene il pagamento della retta (per il contributo asilo nido) oppure essere il genitore coabitante del minore ed avere dimora nello stesso comune (per il contributo per forme di assistenza domiciliare);
  • avere, in caso di necessità di assistenza a domicilio, la specifica attestazione, rilasciata dal pediatradi libera scelta, che dichiari l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili per l’intero anno a causa di grave patologia cronica.

 

Bonus asilo nido, importo e modalità di richiesta

Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’ISEE, ovvero:

  • per i nuclei familiari con un valore ISEE  fino a 25.000 euro, il bonus asilo nido è di 3mila euro all’anno  (270 euro mensili)
  • per i nuclei familiari con un ISEE da 25.001 euro fino a 40.000, il  bonus asilo nido è  di 2500 euro all’anno
  • per tutti gli altri  (ISEE oltre  40mila euro) l’importo è di 1500 euro annui (circa 137 euro mensili).

Per l’invio della domanda si può utilizzare il servizio online dedicato sul sito INPS oppure ci si può rivolgere ai patronati, ovvero:

  • attraverso il portale web dell’Istituto, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • tramite gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

La domanda deve essere presentata dal genitore o dall’affidatario del minore e il contributo viene erogato dietro presentazione della documentazione di pagamento delle singole rette. Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate al momento della domanda devono essere allegate non oltre il 1° aprile 2023.

Dal 2022 è stata prevista una una semplificazione allo scopo di velocizzare i pagamenti. Nello specifico per ogni mensilità prenotata in fase di allegazione del giustificativo di pagamento, il genitore richiedente potrà autocertificare l’importo richiesto in appositi campi.

Si ricorda che il valore da inserire deve includere:

  •  l’importo della retta mensile;
  •  l’eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti, sempre relativi alla mensilità selezionata;
  • l’importo relativo all’imposta di bollo pari a 2 euro.

 

Si ricorda inoltre che in caso di mancata presentazione di un’ISEE valido, INPS erogherà l’importo minimo.

Per maggiori informazioni: Messaggio n° 925 del 25-02-2022

 

 

 

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