Il 25 novembre è una data simbolica per riflettere sull’emergenza della violenza contro le donne, una piaga che ancora oggi miete vittime in tutto il mondo, Italia inclusa. Analizzando i dati relativi ai femminicidi negli ultimi tre anni, emerge un quadro complesso e preoccupante.
Situazione nazionale dal 2021 al 2024
A livello globale, secondo l’UNODC, nel 2022 si sono registrate circa 89.000 donne e ragazze uccise intenzionalmente, un aumento rispetto agli 81.100 del 2021. La metà di questi crimini è stata perpetrata da partner o familiari, evidenziando come la violenza spesso avvenga in ambito domestico. In Italia, nel 2022 sono stati registrati 125 femminicidi, un dato simile agli anni precedenti, con un aumento delle vittime adulte uccise da partner o ex-partner.
Nel 2023, in Italia, il fenomeno dei femminicidi ha continuato a destare preoccupazione. Sono stati registrati 80 omicidi di donne, di cui 65 avvenuti in contesti familiari o affettivi e 41 causati da partner o ex partner. Questi dati riflettono una parziale diminuzione rispetto agli anni precedenti (57 nel 2022 e 61 nel 2021). Tuttavia, il problema persiste soprattutto nei legami sentimentali, dove si verifica la maggior parte delle violenze. Anche i minori spesso assistono o subiscono le conseguenze indirette di tali crimini.
Inoltre, secondo quanto emerge dai dati registrati, nel 2023 sono state oltre 13.700 le richieste di aiuto per violenza di genere, e nel 61,5% dei casi l’autore era un partner o un ex. Questo evidenzia come il contesto familiare sia ancora un luogo centrale per l’insorgere di queste violenze.
Questi numeri sottolineano la necessità di continuare a sensibilizzare la società e potenziare le misure di prevenzione, supporto alle vittime e intervento rapido nei casi di violenza.
I dati preliminari del 2024 indicano 32 casi di femminicidio fino a metà novembre. Dati preoccupanti che evidenziano una costante gravità del fenomeno. Molte vittime uccise in contesti familiari o da persone conosciute.
Riflessioni e azioni necessarie
La violenza contro le donne non è solo una questione di sicurezza, ma anche di cultura e diritti. Il numero di chiamate al servizio antiviolenza 1522 è aumentato nel 2023, dimostrando una maggiore consapevolezza e ricerca di aiuto. Questa giornata dev’essere un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo per contrastare ogni forma di violenza e abuso contro le donne, per costruire una società più sicura.