Politica: Tra le palme e i voti c’è il Friuli

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Domenica delle Palme 2 aprile e lunedì 3 aprile ci sono le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Sono tredici le liste stampate sulle schede elettorali, ma sono solo quattro i candidati alla presidenza, Massimiliano Fedriga, presidente uscente, Massimo Moretuzzo, Alessandro Maran e Giorgia Tripoli.

I quattro candidati in campagna elettorale hanno presentato i loro programmi, puntando soprattutto su sanità, immigrazione, scuola ed energia per elaborare quattro prospettive sostanzialmente diverse della Regione Friuli per il futuro.

Per il presidente leghista Fedriga si sono schierati ovviamente il suo partito, la lega Friuli Venezia Giulia per Salvini premier, Forza Italia Berlusconi, la lista denominata per Fedriga Partito popolare europeo, Fratelli d’Italia, e la lista Fedriga Presidente – Autonomia responsabile.

Massimo Moretuzzo è il segretario regionale del patto per l’autonomia ed è sostenuto ovviamente dalla lista del suo partito, ma anche da Slovenska skupnost, il Movimento 5 Stelle, il Partito democratico, la lista Open Sinistra Fvg, l’Alleanza Verdi e Sinistra con l’appoggio esterno pure del Partito Animalista.

Il candidato Alessandro Maran ha il sostegno di un’unica lista, nella quale però ci sono Azione, Italia Viva, più Europa e Renew Europe.

Infine la candidata Giorgia Tripoli ha il supporto della lista Insieme liberi, ispirata in prevalenza da esponenti No Vax.

Secondo il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini, Massimiliano Fedriga vincerà con almeno il doppio dei voti dei suoi avversari di sinistra. La previsione del ministro alle Infrastrutture, nonché appunto segretario federale del Carroccio, è basata sul fatto che Fedriga, classe 1980, stia governando benissimo la regione dal 3 maggio 2018, e sia anche il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dal 9 aprile 2021. Inoltre Fedriga è stato deputato alla Camera per tre legislature e capogruppo della Lega dal 2014 al 2018, è sposato e ha due figli.

Moretuzzo è sostenuto invece da PD e M5S insieme, ma anche da altre forze politiche progressiste, è nato il 5 febbraio 1976 a Udine e anche lui è sposato con due figli, possiede una laurea in Scienze dell’Educazione ed è un imprenditore. Moretuzzo è stato sindaco di Mereto di Tomba in provincia di Udine e ricopre ancora il ruolo di segretario regionale del Patto per l’autonomia, che ha rappresentato fin dal 2018 come consigliere nell’ultima assemblea regionale.

Per la sua campagna elettorale si stanno impegnando molto diversi esponenti importanti delle forze maggiori della sinistra. Per esempio Pierluigi Bersani lo definisce : “un candidato giovane ma di esperienza, che ha capacità di interpretare il tema sociale. È vicino a chi vive con più difficoltà la vita quotidiana e al tempo stesso sa guardare al futuro”.

A Gorizia nel confronto tra i 4 candidati, moderato dai direttori del Piccolo, Roberta Giani, e del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, ci sono stati 8 quesiti per un minuto e mezzo di risposte, interrotte da alcune contestazioni del pubblico presente. «Rischiamo un depauperamento della sanità, deve essere pubblica e deve essere sostenuta in quanto tale», ha detto Moretuzzo, spiegando le sue priorità . «Abbiamo cercato di fare una politica importante sul personale, abbiamo aumentato gli investimenti in sanità, ma non è stato tutto risolto, le criticità sono a livello nazionale. Serve serietà su questo tema, non slogan», ha replicato il presidente Fedriga. «È un tema da affrontare in maniera bipartisan, perché ci vuole tempo» per riformare la sanità, ha sottolineato invece Maran, e «dobbiamo inoltre piantarla di ridisegnare il perimetro delle aziende sanitarie».

Le «aziende sanitarie devono smettere di fare le aziende e fare le unità sanitarie, senza puntare al risparmio», ha affermato la candidata Tripoli. Fedriga ha potuto ricordare gli impegni mantenuti del suo programma, ponendo l’accento sulla chiusura della Ferriera di Servola e sull’avvio dello stop della centrale a carbone di Monfalcone. Moretuzzo ha proposto invece per la sua giunta, un assessorato al futuro, per tutelare i giovani.

Sulla questione energetica il candidato Maran ha sottolineato l’importanza di cercare di definire un accordo con la Slovenia per il raddoppio della centrale di Krsko. Tripoli ha invitato gli elettori ad avere il coraggio di fare una scelta forte domenica e lunedì.

Sull’immigrazione per Moretuzzo è preferibile costruire ponti invece di muri, mentre il presidente Fedriga ha ricordato come il centrosinistra intenda chiudere il Centro permanente per i rimpatri, dove ci sono persone con precedenti e metterle nell’accoglienza diffusa sarebbe una follia.

L’idea di Tripoli è per una Regione che battagli nell’UE, perché gli Stati ai confini non controllano gli ingressi. Secondo Maran, sul tema l’Ue deve agire collettivamente perché la sfida è comunque quella di accogliere i migranti, per far fronte alla mancanza di manodopera.

 

 

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