Decreto ristori – “Abbiamo appena varato il decreto ristori, che vale complessivamente oltre 5 miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie” penalizzate dall’ultimo Cdm. Io ho firmato il Dpcm, all’una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c’erano”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Non abbiamo compiuto scelte indiscriminate. Non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie A e di serie B”. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti. Stiamo incontrando le categorie, ne sta venendo fuori un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le difficoltà che sono chiamate ancora una volta a sostenere”
Rischio lockdown?
“Se rispetteremo le misure abbiamo buone speranze di affrontare dicembre con una buona serenità. Stiamo lavorando per evitare il lockdown. Per farlo dobbiamo operare adesso, senza ulteriore indugio, delle scelte che sono dolorose” – ha dichiarato il premier.
Decreto Ristori, a metà novembre il bonifico
I ristori a fondo perduto “arriveranno sul conto con bonifico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri” – ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Il decreto ristori stanzia “2,4 miliardi per 460 mila soggetti”: ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, palestre, piscine, teatri, cinema, taxi, lavoratori stagionali.
“Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Ristori – ha scritto il viceministro al Mise Stefano Buffagni -. Si tratta di un primo passo importante, direi doveroso, in favore di chi è stato colpito dalle restrizioni dovute al contenimento della pandemia. Abbiamo raddoppiato e in alcuni casi triplicato i soldi a fondo perduto erogati con il decreto Rilancio. Un pacchetto di misure da 6,8 miliardi tra le quali è previsto il credito d’imposta sugli affitti, l’estensione della cassa integrazione, la cancellazione della rata Imu, la sospensione dei versamenti contributivi di novembre dei dipendenti, e molto altro”.