Di Francesco dimissionato o esonerato?

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Di Francesco dimissionato o esonerato?

DI FRANCESCO ESONERATO O DIMISSIONATO?
DI FRANCESCO ESONERATO O DIMISSIONATO?

Col Cagliari con mezzo piede in Serie B, cinque punti di distacco dal Torino oggi vittorioso alla Sardegna Arena, e ben nove di distanza dallo Spezia quintultimo si fa davvero grigia se non nera la situazione di una squadra che secondo le idee del suo Presidentissimo sarebbe dovute essere ben diversa, come nel 2014/2015.

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Massimo Rastelli traghettatore sino a fine stagione ? E se non dovesse fare il miracolo rimarrebbe in Serie B per tornare a fare quello che fece nel 2015-2017? Chissà, perché dalla pancia dello stadio di Cagliari nessuno ha parlato alla stampa. Di certo c’è che Eusebio Di Francesco non siederà più ne alla Sardegna Arena ne a Crotone allo Ezio Scida domenica prossima, questo è poco ma sicuro!

Si attende solo la comunicazione ufficiale !

SEMPLICI, MONTELLA, MAZZARRI, nomi su nomi ma di certo non c’è nulla, nemmeno Roberto Donadoni!

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Il fatto che NESSUNO, nemmeno Ulisse sia sia presentato ai microfoni delle radio e tv dopo la partita persa (ancora una volta) in casa, non solo è emblematico ma indicativo

Va valutato, evidentemente, dalla Società, dal Presidente, la metodologia per come risolvere la questione, ciò il modo più elegante per potersi liberare di un oneroso contratto con scadenza 30 giugno 2023!

Considerando che dopo Genova del (24 gennaio) e la sconfitta col Genoa dell’ex Ballardini il Presidente Giulini faceva quasi cadere dalla sedia Gianluca  Di Marzio in diretta SKY quando dichiarava di avere rinnovato il contratto a Di Francesco di un anno per dargli più forza, più convinzione nel progetto, mai tale decisione fu così fallimentare.

Da quando Giulini è al comando della Società isolana la parola PROGETTO porta solo sfiga, ZEMAN in primis!

Dopo il Genoa si è fatto solo 1 punto, non si può continuare in questo modo, andava dato il benservito due mesi fa.

RESPONSABILITA’

Tuttavia non si possono scaricare sul tecnico abruzzese tutte le colpe di una campagna acquisti estiva e invernale insoddisfacente sebbene giocatori come Zappa e Marin sembrerebbe siano stati accuratamente scelti da Di Fra, sempre se questo in un futuro prossimo, a breve o a lungo periodo, non venga smentito in un’intervista postuma al licenziamento/esonero/dimissionamento dallo stesso Signor Eusebio.

Confermarlo dopo la disastrosa sconfitta a Marassi col Genoa per dargli più forza e perché lui aveva, secondo il Presidente, la squadra in mano fu un azzardo assoluto, un asso nella manica inesistente che si è voluto giocare ma che si sta pagando e a carissimo prezzo!

Purtroppo tra Dirigenza e Direttore Sportivo non si è capito che per arrivare ai libelli del Sassuolo a di Di Francesco ci sono voluti anni, non si può improvvisare in una stagione!

Disastro totale, Società, allenatore e giocatori COLPEVOLI!

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Cagliari-Torino 0-1,

Cagliari-Atalanta 0-1,

Lazio-Cagliari 1-0,

Cagliari-Sassuolo 1-1,

Genoa-Cagliari 1-0,

Cagliari-Milan 0-2,

Fiorentina-Cagliari 1-0,

Cagliari-Benevento 1-2,

Cagliari-Napoli 1-4,

Roma-Cagliari 3-2,

Cagliari-Udinese 1-1,

Parma-Cagliari 0-0,

Cagliari-Inter 1-3,

Hellas Verona-Cagliari 1-1,

Cagliari-Spezia 2-2,

Juventus-Cagliari 2-0,

Cagliari-Sampdoria 2-0.

Sedici partite e 3 punti.

Questi sono i risultati portati in Sardegna da Eusebio Di Francesco.

Ma il disastro va maggiormente additato da CHI mette CHI secondo il mio personalissimo MOTTO.

CHI ha messo alla testa di una squadra abituata a giocare per  salvarsi un allenatore che predilige il gioco offensivo?

Che differenza ci può essere tra ZEMAN e DI FRANCESCO?

Nessuna, entrambi prediligono il bel gioco, ma se il bosniaco viveva al tempo (2014) ancora della favola della ZEMANLANDIA di FOGGIA, DI FRANCESCO vive ancora di quella di Sassuolo ove tuttavia, dopo anni di esperienze e delusioni, solo dopo avere ben costruito la rosa della squadra si arrivò a prestigiosi piazzamenti di classifica nel famoso lato sinistro della classifica di Serie A.

Prima bisogna mangiare tanto pane duro per poi permettersi di alimentarsi col pane morbido e bianco.

All’acquisto del Cagliari di Giulini da Cellino nel Giugno del 2014 la maggior parte dei giocatori in scadenza furono regalati.

Si costruì una rosa di giovani promesse dove, tra gli altri, il giovanissimo Alessio Cragno deliziò (ironia portami via!) il pubblico del Sant’Elia con prove deprecabili e anche Samuele Longo portò all’esasperazione il tifoso medio che di pazienza ne ha tanta.

Il fallimento Presidenziale che, ancora una volta dopo quello con ZEMAN del 2014-2015 sta quasi per centrare per la seconda volta in pochi anni la seconda retrocessione in Serie B potrebbe partire dallo stesso principio: ambizioni di posizionamenti  Europei irraggiungibili se non dopo il consolidamento di una rosa che elemento dopo elemento, anno dopo anno, andrebbe migliorata.

Le rose improvvisate come quella di questa stagione e quella del 2014-2015 sono segnate.

PROGETTO

Ogni qual volta che a Cagliari si usa questa parolina maledetta sarebbe meglio pensarci meglio prima di liberarla nell’aria perché porta davvero male!

La prossima stagione non ci sarà il Rastelli che ti farà il botto e ti a vincere il Campionato di Serie B, no, il colpo di fortuna che capitò nel 2015-2016 con la Vittoria del Torneo cadetto sarà difficile che accada di nuovo.

E non si sarebbe mai ipotizzato che il Presidente ancora una volta non usufruisse dell’esperienza fallimentare di Zeman nel 2014-2015, no, non è bastato, ha voluto strafare quest’anno e ha voluto prendere un allenatore che con la Roma ha eliminato il Barcellona in Champions League pensando che con dei ragazzotti presi dalla Serie B o dall’Olanda si sarebbe potuto ripetere ciò che fece DiFra nella Società giallorossa.

Non si può pensare che con collaboratori NON scafati si possa arrivare a livelli di professionalità e di risultati eccellenti.

Col rispetto che va portato per tutti si è passati da Capozucca a Rossi, da Rossi a Carta.

La differenza è palpabile, si era vociferato il ritorno del Direttore Sportivo che prima in Serie B poi in Serie A costruì una Super Squadra che non poteva fallire.

Capozucca non è arrivato, era solo un falso allarme.

Che delusione vedere il Cagliari giocare senza mordente, orami da tempo immemore, quasi tre mesi i suoi giocatori e soprattutto il suo allenatore non hanno più le possibilità di fare quello che si dovrebbe fare, giocare a calcio in modo onorevole.

FORTUNA o SFORTUNA

Poco hanno a che fare questi due fattori, si è arrivato al terzultimo posto della classifica di Serie A con 15 punti, a 5 di distanza dal Torino che oggi ha vinto con un tiro in porta, a 9 punti dallo Spezia neo promosso dalla Serie B per una concausa di errori.

Se a DiFra serviva un regista perché è arrivato un difensore (Rugani)?

FOLLIA TECNICA

Il domandone da fare comunque a Di Francesco è perché stasera fare allenare Pavoletti e poi fare entrare Cerri per poi, dopo avere preso la rete farlo entrare, mossa disperata alquanto inutile.

Per non parlare di Duncan che entrava a fare una specie di aggiunta attaccante, insomma, tanta confusione per Eusebio Di Francesco che domani mattina presumiamo prenderà il volo per casa sua in Abruzzo così metterà pace alla sua e all’agonia dei tifosi del Cagliari.

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Chi la vincerà la panchina del Cagliari tra Rastelli, Semplici e Donadoni? 

Io vado per Massimo Rastelli, uomo pacifico e gentile che potrebbe risolvere la situazione a suo modo.

Anche Leonardo Semplici, allo stesso modo di Donadoni (che conosce anche lui Cagliari), potrebbe essere la scelta giusta, tutte persone a modo e ideali per questa situazione drammatica.

Quale la scelta migliore ?

Tra qualche ora questo articolo sarà già superato da un comunicato stampa dove Di Francesco verrà sollevato dalla guida tecnica della prima squadra, gli sarà concesso il ringraziamento per il lavoro sin qui svolto, ma alla fine tanti saluti!

Segue il comunicato stampa di esonero di Rastelli del 2017

“Il Cagliari Calcio comunica di avere sollevato Massimo Rastelli dalla guida tecnica della prima squadra. A Rastelli vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in oltre due anni con professionalità e passione. Protagonista nella vittoria del campionato di serie B e nel raggiungimento dell’undicesimo posto della passata stagione, a lui il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.

 

Cagliari Torino 0-1: risultato e tabellino

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Ceppitelli (79′ Pereiro), Godin, Rugani; Zappa (89′ Duncan), Marin, Nandez, Lykogiannis; Nainggolan (79′ Pavoletti), Joao Pedro; Simeone (70′ Cerri). A disposizione: Aresti, Vicario, Asamoah, Calabresi, Carboni, Walukiewicz, Deiola, Tramoni. Allenatore: Di Francesco.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo (89′ Vojvoda), Rincon, Mandragora, Lukic (79′ Baselli), Ansaldi; Zaza (79′ Bonazzoli), Belotti. A disposizione: Milinkovic-Savic, Ujkani, Lyanco, Rodriguez, Gojak, Verdi. Allenatore: Nicola.

Marcatori: 76′ Bremer (T).

Ammoniti: 26′ Nkoulou (T), 49′ Belotti (T), 64′ Simeone (C), 71′ Ceppitelli (C), 88′ Zappa (C).

Arbitro: Daniele Orsato di Schio.

 

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