Ieri Dario Santoro, giornalista sportivo e coautore del libro “Campioni per sempre” di Gianfranco Coppola, edito da Le Varie è stato ospite all’International Sport Film Festival, la rassegna cinematografica nata lo scorso anno da un’idea del giornalista Nicola D’Auria e del regista Ciro Sorrentino. Venti interviste di campioni del passato per raccontare quelli del presente – campioni tutti che hanno fatto la storia della squadra calcistica del Napoli.
“Campioni per sempre” di Gianfranco Coppola, calcio e solidarietà
Un libro solidale.I proventi delle vendite di Campioni per sempre andranno, infatti, a favore della “Casa di Tonia”, una casa di accglienza per donne vittime di violenza di genere, un rifugio antiviolenza presente a Napoli fortemente voluto dall’Arcivescovo emerito di Napoli, S.E.
Cardinale Crescenzio Sepe.
Dario Santoro, premiato a dicembre scorso come miglior giovane giornalista sportivo dell’anno in Campania, ha dialogato con la giornalista Maria Pia Nocerino e i presenti in sala che hanno rivolto al giornalista numerose domande.Uno scambio di opinioni soprattutto sulle attuali sorti del Napoli che sembrano essere ben diverse da quelle dello scorso anno.
La vittoria dello scudetto a Napoli
“La vittoria dello scudetto avvenuta lo scorso anno per il Napoli è stata vissuta in modo diverso rispetto al resto d’Italia perchè è diverso la modalità in cui si festeggia ed è irripetibile il rapporto dei tifosi e la loro passione.
La città per questa occasione si è tinta di azzurro, i massmedia hanno rivolto molto la loro attenzione verso la città ed i tifosi e anche il sud America ha festeggiato questa vittoria – ha detto Santoro durante l’incontro di ieri allo Stabia Hall e ha aggiunto: “Inoltre è da considerare che vincere lo scudetto al sud è più difficile rispetto al restante d’Italia perchè le possibilità sono diverse, non ci sono le stesse infrastrutture e gli stessi fondi.Se si osserva la mappa degli scudetti si può notare che al Sud è praticamente vuota, e ciò in gran parte dipende dal sistema dista la mancanza di adeguate infrastrutture.”
Tre scudetti.
Il riscatto di una città.E il quarto?
Il primo scudetto è indiscutibilmente quello che ha dato maggior riscatto alla città perchè ha avuto un sapore nuovo, diverso.
Il secondo è una conferma del primo. Il terzo è il primo della nuova generazione.Anche se il vero riscatto per Napoli è la fine della violenza, delle sparatorie e della mafia.
Il quarto?Molti speravano che il quarto scudetto sarebbe arrivato subito dopo il terzo, ma non è possibile dire con certezza quando arriverà.
Il quarto scudetto del Napoli sarà uno scudetto 4.0 .
Nel corso della serata sono stati analizzati dversi punti.Si è parlato della solitudine del numero 12, di come sia cambiato il calcio neegli anni, della legge Bosman che sancisce il libero mercato e toglie il numero fisso di giocatori stranieri rispetto alla Nazione della squadra presso cui giocano e ancora, della possibilità di dar vita a squadre satelliti in cui poter formare giocatori senza correre il rischio di disperderli in altre squadre italiane.
Campioni per sempre è disponibile qui. I proventi, lo ricordiamo, ancora una volta, andranno a sostenere l’importante progetto “La Casa di Tonia”, una struttura di oltre 2.500 mq., nata nel 2010 per la forte volontà dell’Arcivescovo emerito di Napoli, S.E.
Cardinale Crescenzio Sepe.La Casa di Tonia svolge da oltre 10 anni la sua missione, in modo attivo e costante, con il supporto di una equipe di educatori professionali: Psicologi; Assistenti sociali; Operatori dell’infanzia e Animatori Sociali.
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