Castellammare di Stabia, terra di passione e fervore calcistico, ha avuto il privilegio, in tempi diversi, di essere guidata da due “condottieri” toscani che hanno scritto pagine indelebili nella sua storia recente: Piero Braglia da Grosseto e Guido Pagliuca da Cecina. Due tecnici con stili e percorsi differenti, ma accomunati da un forte attaccamento al lavoro e dalla capacità di plasmare squadre vincenti, portando in alto il vessillo delle “Vespe”.
Piero Braglia, tecnico roccioso e pragmatico, nativo di Grosseto, è una figura quasi mitologica per i tifosi della Juve Stabia. La sua prima, e più iconica, avventura sulla panchina gialloblù inizia nel 2010. In poco tempo, Braglia riesce a creare una macchina perfetta, un mix di grinta, organizzazione e individualità di spicco. La sua Juve Stabia conquista una storica promozione in Serie B nella stagione 2010/2011, al termine di un campionato esaltante e di play-off indimenticabili.
Con Braglia al timone, le Vespe non solo centrano l’obiettivo della cadetteria dopo tantissimi anni, ma riescono anche a mantenere la categoria per due stagioni, giocando un calcio solido e a tratti spettacolare senza dimenticare la vittoria in Coppa Italia di Lega Pro. Anni dopo, un altro tecnico toscano, Guido Pagliuca da Cecina, ha raccolto l’eredità di successo, portando la Juve Stabia a un’altra, recente, trionfale promozione in Serie B. Il percorso di Pagliuca è stato differente, fatto di tanta gavetta nelle categorie inferiori, un cammino che lo ha forgiato e gli ha permesso di sviluppare una visione profonda del calcio e delle sue dinamiche e l’allenatore ha confermato di essere un top nel corso del suo biennio al Menti.
Sia Braglia che Pagliuca hanno dimostrato che la tenacia, la preparazione e la capacità di incidere sulla mentalità di un gruppo possono fare la differenza. Entrambi, con le loro origini toscane, hanno portato a Castellammare quella cultura del lavoro e quella determinazione che spesso contraddistingue gli uomini di calcio della loro regione.La Juve Stabia, in momenti storici cruciali, ha affidato il suo destino a questi due condottieri, ricevendo in cambio risultati straordinari e la dimostrazione che, con la giusta guida, i sogni possono davvero diventare realtà. Il loro nome rimarrà scolpito per sempre nel cuore dei tifosi gialloblù, a testimonianza di due epoche d’oro segnate dal carattere e dalla visione di due grandi toscani.