Barcellona-Napoli: 3-1
Barcellona-Napoli: Al Napoli poteva andare peggio. Tre a zero dopo mezz’ora con un gol annullato ingiustamente a Messi. E il rischio di goleada era grosso. Ma poteva anche andare peggio. Insigne, dal dischetto, accorcia le distanze e lì il Napoli si sveglia. Nel secondo tempo il Barcellona viene schiacciato nell’area. Il pressing azzuro è feroce ma, purtroppo, poco efficace. Perché la squadra di Gattuso ha tante occasioni potenziali (Piquet e Jordi Alba tolgono almeno quattro palle gol da Manolas, Lozano e Callejon) ma pochi tiri.
Ottimo il Napoli, soprattutto nei primi dieci minuti. Dopo centoventi secondi Mertens colpisce il palo. Ma pessimo l’arbitraggio. Pro Barcellona? No, ma il gol al tredicesimo minuto di Lenglet è nettamente irregolare. Il difensore Blugrana spinge via Demme, che lo marca a uomo, mandandolo a sbattere su Koulibaly. Risultato: salta da solo in area e fa uno a zero.
Il due a zero è un gioiello di Messi. Insigne gli toglie il pallone, la sfera però rimbalza su Mario Rui e torna sui piedi dell’argentino. Koulibaly lo contrasta ma la Pulce, cadendo, tira a giro e firma il due a zero.
Il Terzo gol arriva su rigore. Koulibaly, senza nessuno che gli chiama l’uomo, rinvia il pallone, o almeno di prova. Messi lo anticipa e il senegalese lo colpisce in pieno sulla caviglia. L’argentino è dolorante a terra, il rigore è netto ma Cakir, l’arbitro, ci mette due minuto, con supporto VAR, per concederlo. Sul dischetto di presenta Suarez che fa tre a zero.
Partita finita? No, perché al 40′ stessa situazione in area del Barcellona. Mertens anticipa Rakitic che lo colpisce esattamente nello stesso modo. Altro rigore, altro portiere spiazzato. Ter Stegen prova a disonrientare Insigne muovendosi sulla linea ma il furetto è diventato freddo nel calciare i rigori e spiazza il portiere tedesco.
E sul finale Jordi Alba compie un miracolo e toglie dal destro di Callejon la palla del tre a due. Nel secondo tempo Gattuso toglie Demme e mette Lobotka. Che subito mette ordine. E il Napoli blocca il Barcellona nella sua area. Ci prova, corre, si sbatte. Ma, per dirla alla Dè Andrè, “si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità”. Senza contare che Lozano, complice una papera di Ter Stegen, colpisce il secondo palo.
Perché il Napoli esce a testa alta. Dimostrando che, con più impegno, poteva fare di più. Ma Gattuso ha gettato le basi per lavorare e fare bene la prossima stagione. Che non è molto lontana.
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