Esclusiva – Emilio Docente: “Campionato di San Marino affascinante. Luca D’Angelo mi appese allo stendino”

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Intervista in esclusiva ad Emilio Docente

Abbiamo intervistato l’ex giocatore, tra le altre di Messina, Rimini ed Ancona, Emilio Docente attualmente in forza la Cosmos. Abbiamo parlato del suo rapporto sfortunato con la Juventus, e del suo compagno di squadra al Rimini Luca D’Angelo.

Perchè hai accettato di giocare proprio nel Campionato di San Marino nel Cosmos

Ci pensavo già da diverso tempo per tantissimi motivi. E’ un campionato di livello paragonabile in Italia tra un’Eccellenza e la Serie D, sono tanti punti di vista è un campionato professionistico anche a livello di stati. E’ un campionato affascinante, nel caso in cui arrivassimo tra le prime potremmo qualificarci per i preliminari di Champions o Europa League.

Cosa ti spinge a giocare fino alla tua età?

Me lo chiedono da tanto tempo ed io rispondo sempre nella stessa maniera: non ho mai pensato di smettere e forse il segreto è questo. Sono supportato dal fisico, che è comunque una cosa importante. Ho ancora voglia di allenarmi e di stare in campo come da giovane.

Hai giocato a Messina insieme a Zampagna, Amauri

Avevo 18 anni, è stata la mia seconda esperienza professionistica, perchè l’anno prima ero al Gela in C2. A Messina mi sono ritrovato a giocare con sugli spalti 20000 persone, ai tempi Amauri non era ancora conosciuto, era promettente, Zampagna era già un bomber di categoria. Ero in squadra con Storari, Ametrano, Criaco, Gutierrez, ed ancora dopo tanto tempo ci penso e mi vengono i brividi.

Dovevi  andare alla Juventus, ma poi l’affare è saltato.

Tutta colpa di Moggi. Avevo il contratto con la Juventus ed ero già in prestito al Messina, il mio procuratore era il figlio Alessandro, e mi aveva detto  che mi avrebbe preso per andare nella primavera della Juventus per fare il torneo di Viareggio. Mi hanno mandato in prestito al Messina che era una società legata alla Juventus, l’anno dopo andai a Rimini in comproprietà. Poi mi hanno ceduto e nella Juventus non ci sono mai andato.

Hai giocato nel Rimini don Luca D’Angelo. Che persona era, che persona è, e se hai aneddoti di spogliatoio.

Luca per me era come un padre, mi rimproverava sempre anche perchè ero un pò ribelle da giovane. Un giorno negli spogliatoio mi stava mettendo le mani addosso, praticamente mi ha appeso allo stendino al posto delle maglie da gioco. e li ho capito chi fosse Luca D’Angelo. Ho imparato da lui, ed ora faccio le stesse cose anche io con i giovani, mi ha fatto capire come si sta in uno spogliatoio.

Di quel Rimini molti giocatori sono diventati o allenatori o Direttori Sportivi.

Calabro e Mignani allenano, Storari è alla Juventus, Baccin è il vice direttore dell’Inter, Ricchiuti allena vicino a Rimini, Paolo Brado è Ds del Sudtirol

La Juventus giocò a Rimini nel 2006.

Proprio qualche giorno prima mi hanno ceduto, per me è stata una mazzata. Il 31 Agosto mi mandarono in prestito ad Ancona, ed al posto mio venne Moscardelli. Ero carico per giocare contro la Juventus ed invece mi dettero questa brutta notizia, sono ritornato a Rimini l’anno dopo.

Docente da grande cosa farà?

Adesso sto studiando, ho preso il patentino, mi sto laureando in scienze motorie. Al momento sono consulente tecnico nell’accademia del Cattolica. Al momento non so se farò l’allenatore o il Direttore Sportivo.

 

 

 

 

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