Ha accusato gli arbitri di essere vanitosi, maleducati e inadeguati, affermando che è necessaria una riforma nel calcio italiano, che includa anche la classe arbitrale.Secondo Iervolino, gli arbitri non dovrebbero avere “lo scettro della punibilità senza pagarne le spese” e ha sottolineato l’importanza di utilizzare la tecnologia per evitare errori arbitrali.
Questi episodi hanno rafforzato la convinzione di Iervolino che le grandi squadre siano privilegiate rispetto alle piccole, portando a un dibattito più ampio sulla parità e l’imparzialità nell’ambito del calcio professionistico italiano.Iervolino ha anche minacciato azioni legali e ha chiesto le dimissioni di Rocchi, oltre a sostenere che, se una Lega estera dovesse invitare la Salernitana a partecipare, considererebbe seriamente l’offerta.
Le sue dichiarazioni riflettono un crescente dissenso verso la gestione dell’arbitraggio in Serie A, evidenziando tensioni tra i club più piccoli e le autorità calcistiche.Le reazioni al discorso di Iervolino sono state variegate, con alcuni che appoggiano la sua richiesta di giustizia e trasparenza, mentre altri lo vedono come un tentativo di distogliere l’attenzione dalle prestazioni del suo club.
La situazione, senza dubbio, solleva questioni cruciali riguardo l’equità e l’integrità nel calcio italiano, aspetti che meritano attenzione e forse un intervento decisivo da parte delle autorità competenti.