Juve Stabia il pensiero di StabiAmore post Crotone

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Juve Stabia- Il racconto di Gianfranco Piccirillo post Crotone, pesano gli errori del direttore di gara sulla decisione del rosso a Caldore apparsa troppo severa:

Il nuovo allenatore dello Stabia Sandro Pochesci decide di confermare la stessa formazione che Giorgio Lucenti ha schierato a Viterbo, scegliendo Maselli a centrocampo, per sostituire l’infortunato Altobelli. Pochesci dopo pochi minuti capisce che, quello che aveva dichiarato sullo Stabia qualche anno fa per il pareggio in rimonta di Fondi, era una sciocchezza di dimensione colossale, perché Caldore viene espulso in modo incredibile per un gioco pericoloso commesso anche dal calciatore del Crotone. La partita, già complicata contro la seconda forza del campionato, viene completamente rovinata da questo episodio a dir poco discutibile, anche perché sulla punizione susseguente di Chirico’ arriva il gol del vantaggio dei calabresi con la deviazione nella sua porta di Ricci, che sorprende l’incolpevole Barosi. La squadra allenata da Lerda con tanti ex in campo e in panchina è facilitata dalla superiorità numerica, ma la squadra stabiese ha il grande merito di non disunirsi, anche perché Pochesci fa entrare subito Vimercati al posto di D’Agostino per ripristinare i due centrali difensivi. Tutto sommato se si esclude qualche giocata balistica di Chirico’ e un’occasione per l’ex Cernigoi, lo Stabia non subisce molto e riesce pure a pungere un paio di volte in attacco con Silipo e una bella giocata di capitan Scaccabarozzi. Insomma Pochesci capisce che a Castellammare l’unico elemento che non manca è la passione del pubblico che, seppure non numeroso, fa sentire sempre e in modo incessante il suo calore, proprio come fece a Fondi nel settembre del 2016, favorendo la rimonta dello Stabia. Nella ripresa lo Stabia continua con la stessa grinta e riesce subito a trovare il gol del pareggio con Pandolfi alla sua prima realizzazione al Menti, su giocata e assist importante di Mignanelli, il quale con grinta fa capire agli avversari che non sarà facile comunque per loro conquistare i tre punti al Menti, nonostante la superiorità numerica. Lerda prova a inserire tutto il potenziale offensivo di cui dispone con il temuto ex centravanti Gomez, che all’andata segnò su una discussa punizione in due in area di rigore, ma anche con gli inserimenti di Papini e D’Errico. Pochesci risponde a metà ripresa cambiando Ricci e Silipo con Gerbo e Bentivegna, ma chiaramente la squadra va in sofferenza per la stanchezza della gara di domenica e l’inferiorità numerica. Lo Stabia però non crolla, riuscendo a chiudere gli attacchi avversari con i difensori e qualche parata di Barosi, subendo però un gol per il superiore gioco aereo avversario in area, che mette nelle condizioni l’ex Cernigoi, ricordato a Castellammare solamente per il suo lungo covid, di segnare da distanza molto ravvicinata. Pochesci, considerando che non può disporre ancora degli ultimi acquisti, i giovani attaccanti Rosa e Volpe, tenta le ultime carte a sua disposizione, inserendo Zigoni e Guarracino per Pandolfi e Maselli. Insomma lo Stabia perde, ma non demerita assolutamente, cercando fino alla fine di pervenire al pareggio con i tiri di Gerbo e Scaccabarozzi.

Il Crotone avrebbe potuto segnare ancora solo su un’altra possibile autorete di Gerbo, sventata da Barosi e per il resto mostra solo le giocate di Papini, D’Errico e Petriccione, che però non impensieriscono il bravo portiere stabiese. Solo Pannitteri al novantesimo sfiora il palo alla destra di Barosi per un punteggio che sarebbe stato troppo pesante per una generosa squadra stabiese che non ha demeritato contro la seconda in classifica del campionato, dimostrando di poter puntare a qualcosa in più della semplice salvezza, obiettivo minimo stagionale. Le prossime gare a partire da quella di domenica pomeriggio a Picerno potranno dire qualcosa di più evidente sul gioco offensivo di un allenatore conosciuto per la sua filosofia calcistica, che si palesa con la richiesta al portiere Barosi di andare nell’area avversaria sull’ultima azione del recupero, rischiando di subire il terzo gol nella ripartenza successiva con il palo colpito da D’Ursi a porta vuota dalla distanza.

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