Juve Stabia in semifinale play off, il racconto di Stabiamore


Juve Stabia una vittoria storica contro il Palermo. Il pensiero di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore :

Lo Stabia scrive un’altra pagina di storia, battendo con pieno merito il Palermo nel primo turno dei play off dopo aver perso in modo sfortunato le due gare di campionato, continuando una favola, che è iniziata in serie C e non si sa dove potrebbe terminare. Vanno assegnati riconoscimenti importanti al tecnico Pagliuca, perché anche stasera ha dimostrato che saper plasmare una squadra organizzata, affiatata e determinata a lottare su ogni palla è più importante che allenare un manipolo di calciatori importanti, che hanno giocato in massima serie o addirittura in Champions League.

Infatti stasera il Palermo ha dimostrato di essere solo un’gruppo di buoni elementi, che però suonano da soli, e non sono in grado di esprimersi in sintonia come un’orchestra. L’allenatore dello Stabia sceglie Peda in difesa, nonostante il suo cartellino appartenga alla squadra avversaria, fidandosi pienamente e opportunamente della professionalità del nazionale polacco, recupera Fortini sulla fascia bassa sinistra e opta per Mosti al posto di Leone a centrocampo, mentre Dionisi conferma le stelle del mercato di gennaio, Audero in porta e Pohjanpalo al centro di un attacco, che può permettersi il lusso di lasciare in panchina un attaccante che ha giocato in Champions come il francese Leoudaron, e anche Henry, l’ex stabiese Di Mariano e Roberto Insigne. La prima azione è dello Stabia con il cross di Mosti dalla sinistra, per il bomber emergente Adorante, che di testa non inquadra la porta, ma poi prova a segnare il Palermo con un tiro di Di Francesco da grande distanza a giro, che trova Thiam attento a bloccare, poco prima del nuovo infortunio che colpisce Fortini, costretto ad uscire a beneficio di Rocchetti.

Subito dopo lo Stabia costruisce due grandissime occasioni, la prima ancora su assist di Mosti, abile a servire dalla parte opposta Floriani Mussolini, che arriva in area e calcia trovandosi solo davanti ad Audero, colpendo però il palo alla sua destra in modo clamoroso. Ancora più facile da mettere dentro è l’occasione capitata a Candellone, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo che un colpo di testa di Piscopo aveva trovato un intervento miracoloso di Audero, ma sulla respinta il capitano stabiese calcia fuori inopinatamente, sbagliando il gol in modo davvero clamoroso. Nel finale del tempo finalmente Pohjanpalo ha l’occasione di calciare a rete, ma seppure si trovi molto vicino a Thiam, la sua posizione è troppo defilata per poter pensare di trovare il varco giusto per superare il quarto portiere della nazionale senegalese.

La ripresa si apre con una discesa di Di Francesco, figlio d’arte, sulla fascia sinistra, che arriva in area e calcia a rete, non inquadrando però lo specchio della porta. Questo è il momento migliore del Palermo, che impegna severamente Thiam con una splendida punizione dal limite di Brunori, ma il portiere è bravissimo con la mano di richiamo a deviare in angolo. Poi però a metà ripresa arriva un’autentica perla da Andrea Adorante, che su un lancio lungo del centrocampista mascherato Zorro Pierobon, autore di una prova straordinaria, da migliore in campo realizza il prezioso vantaggio. Il bomber stabiese prima si libera di Baniya e poi in velocità anticipa Ceccaroni, mettendo alle spalle del portiere sudamericano del Palermo con un tiro alla Van Basten o alla Careca dei vecchi tempi o se preferite come un Milito o un Icardi di tempi più vicini, lasciandosi andare poi a un festeggiamento senza la maglia, che gli costa l’ammonizione, tra i cori di giubilo di un pubblico stabiese, che stasera ha riempito il Menti abbondantemente in tutti i settori, lasciando il settore ospite a quella cinquantina di palermitani, che non hanno voluto seguire le indicazioni della tifoseria organizzata dei rosanero in lotta di collisione con l’allenatore Dionisi.

Pagliuca dopo che Peda continua a marcare bene il temibile attaccante finlandese Pohjanpalo sostituisce Mosti con Meli e l’ammonito Ruggero con Varnier, mentre Dionisi richiama Di Francesco per Di Mariano e Blin per l’attaccante francese Leoudaron. Poco dopo l’unico provvedimento disciplinare preso nei confronti del Palermo al difensore Gomes Pagliuca sostituisce Mussolini con Andreoni e Adorante con Sgarbi, mentre Dionisi inserisce l’ex attaccante della Juventus next generation Ranocchia proprio al posto di Gomes e Vasic al posto di Pierozzi. Il direttore di gara è l’esperto ed internazionale Di Bello, che concede giustamente un lungo recupero per un problema di una parte della recinzione della tribuna Varano e mentre Varnier sbaglia un colpo di testa, Ceccaroni trova Thiam pronto ad una respinta molto complicata, che viene impreziosita dall’errore successivo di Vasic, che non riesce a deviare la palla in porta a pochi passi dalla stessa. Insomma il forcing rosanero c’è, ma non produce nulla di importante, lasciando la tifoseria stabiese libera di cantare per festeggiare lo storico traguardo della semifinale play off per la promozione in massima serie. Insomma tra la gioia e lo stupore degli stabiesi si deve tornare di nuovo in campo mercoledì sera al Menti contro la Cremonese e poi la squadra di Castellammare potrà giocare la gara di ritorno allo stadio Zini domenica prossima, mentre l’altra semifinale si disputerà tra il Catanzaro di Fabio Caserta e lo Spezia dei fratelli Esposito.
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