Juve Stabia: La Crisi di Governo ( Editoriale)
Juve Stabia battuta anche dalla Casertana, le vespe perdono anche nel derby andando ad offrire alla piazza l’ennesima delusione del periodo. Oramai le vespe sembrano entrate in un vicolo senza uscita e la situazione sembra diventare sempre piu’ drammatica con il passare delle giornate. Il sapore della vittoria e’ oramai dimenticato e la difesa non offre piu’ quelle garanzie di inizio stagione. I play off terra promessa da parte del Presidente Andrea Langella sembrano allontanarsi sempre piu’ e questa squadra sembra essere diventata materia piu’ per evitare i play out che per i famosi sogni di gloria.
Infortuni su infortuni, un mercato che non decolla, una squadra diventata improvvisamente fragile e la scomparsa del gioco. Qualcosa di clamoroso e’ successo, non sappiamo cosa ma questo e’ quello che la Juve Stabia ha offerto nelle ultime tre partite. Contro la Casertana le vespe hanno provato a pungere ma quando gli ospiti attaccavano sembrava di rivedere quelle paure ed i soliti fantasmi che oramai da troppo tempo abitano al Romeo Menti. Noi la chiamiamo la “Casa di Carta” che va giu al primo colpo, come successo a Foggia, contro la Ternana per non parlare della mazzata di Monopoli. La Casertana passa con un paio di colpi ben assestati e manda giu’ dalla torre i ragazzi di Padalino.
I tifosi oramai sono arrivati al limite e sui social hanno sfogato tutta la loro rabbia. Emerge un dato davvero brutto, questa e’ la peggiore Juve Stabia della storia recente.Togliendo i campionati di cadetteria, dobbiamo fare diversi passi indietro per trovare una squadra cosi in difficolta’ nella terza serie Italiana, quella di Zavettieri o se preferite la prima formazione del duo Giglio-Manniello, insomma un dato da matita rossa che non fa sorridere assolutamente.
Si attendono risposte importanti dal mercato, che ad oggi non sono arrivate ma Mister Padalino resta al suo posto di comando e la patata bollente a lui per provare ad uscire da quella che e’ diventata una vera crisi di governo.
