Juve Stabia -Paganese, l’editoriale di StabiAmore

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Juve Stabia -Paganese, l’editoriale di StabiAmore

Il punto del Lunedi del Presidente Gianfranco Piccirillo

Dopo l’ostica doppietta esterna lo Stabia capolista era chiamato alla facile vittoria contro il fanalino di coda, ma sono proprio queste le gare più difficili, peraltro in un derby sentito dove la classifica conta fino ad un certo punto. In effetti la capolista ha ottenuto una vittoria tremendamente sofferta contro una Paganese volitiva, che nella ripresa ha costruito diverse occasioni da rete, tutte fermate da Paolo Branduani, grande protagonista del derby assieme a Giacomo Calò, che ha realizzato un gol straordinario con un tiro fulminante dalla distanza. Caserta, oltre all’indisponibilità nota di Di Roberto, ha dovuto fare i conti con la fastidiosa influenza di questo freddo inverno che ha fermato nelle ultime ore Carlini, Melara e Mezavilla, costringendolo a puntare sulla solita difesa con Branduani in porta, Marzorati, Troest, centrali, Allievi e Vitiello spostati leggermente sugli esterni e su un centrocampo composto da Viola, Calò e Mastalli, a sostegno degli attaccanti Canotto, Paponi ed Hulk Torromino. La Paganese, allenata da De Sanzo, pur non vantando una rosa di grande qualità, annovera alcuni calciatori importanti come il neo acquisto Capece, ex stabiese, i veterani Stendardo e Scarpa e la giovane promessa Parigi, autore del gol della bandiera nel derby di andata. Lo Stabia, un po’ per scelta e un po’ per l’assenza del fantasioso trequartista Carlini, preferisce non disporre sempre del pallino del gioco, riuscendo ad essere molto incisivo con le funamboliche ripartenze di Canotto e i tiri dalla distanza di Viola e Calò, che realizza il bel tiro del vantaggio dalla distanza dopo una clamorosa occasione fallita da Hulk Torromino da pochi passi. La gara è molto combattuta con la Paganese molto determinata in difesa e capace di costringere Branduani al grande intervento in angolo sul colpo di testa del difensore Piana. Nella ripresa lo Stabia soffre la reazione dei salernitani che con l’anziano Scarpa e Cesaretti impegnano severamente l’ottimo Branduani, che si erge ad assoluto protagonista. Caserta effettua il primo canbio, inserendo Elia al posto di un Torromino ancora arrugginito dalla panchina di Lecce, seppure volenteroso nelle giocate offensive e lo Stabia avrebbe potuto raddoppiare con Troest, diventato da poco padre della piccola Adriana, ma il divino Odino, come lo chiamano i tifosi stabiesi, è fermato da una parata miracolosa di Santopadre, deciso a non sfigurare davanti ai prodigi di Branduani e salvato dal fuorigioco sul gol di Viola. Prima di altre decisive parate di Branduani sulle incursioni dei paganesi, Caserta cambia Viola con Vicente e poi Canotto con Castellano. La Paganese ha fatto un’ottima gara, provando a rendersi pericolosa fino alla fine, anche con il tentativo di ottenere un rigore per presunte situazioni in area stabiese, ma il brillante Branduani e i suoi efficienti colleghi di reparto impediscono alla squadra salernitana di prendere punti alla capolista e lo Stabia riesce a portare in porto una vittoria molto importante per mantenere il vantaggio sulle concorrenti che pure continuano a fare punti. La nota lieta, oltre alla vittoria, è il fatto che lo Stabia riesce a mantenere l’equilibro sia nelle fasi tecniche che in quelle comportamentali, utile ad evitare stupidi provvedimenti disciplinari, che rischiano di far perdere ulteriori uomini ad una rosa valida ed ampia, ma che può essere messa in crisi dalla contemporaneità delle assenze come accaduto con l’attuale epidemia influenzale, che ha colpito calciatori tatticamente fondamentali. Insomma anche questa domenica è legittima la felicità della squadra e dei tifosi, festanti a fine gara insieme sotto la curva e il pensiero corre già alla prossima gara di Rende in programma prima del turno di riposo, che a questo punto può essere salutare sia per il recupero degli influenzati che per completare il richiamo di preparazione fisica, già cominciato dopo la lunga sosta di gennaio perchè bisogna prepararsi per la fase decisiva di un campionato entusiasmante del quale in terza serie non ci sono precedenti nella storia ultracentenaria del nostro amato Stabia.

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