Juve Stabia, un doppio suicidio in 90 minuti
Juve Stabia, i 49 goal presi iniziano a far paura! 49 goal subiti in 30 partite, peggio solo il Trapani ed il Livorno in compagnia. Numeri che fanno riflettere e che iniziano a mettere paura!
Juve Stabia, un doppio suicidio in 90 minuti. Quello che è successo venerdì sera nella Notte del Romeo Menti, non lascia scampo a libere interpretazioni. Si doveva vincere ma non è stato così. La classifica si fa pesante ed il calendario non aiuta. Notizie pessime anche perché il prossimo appuntamento è il derby contro il Benevento.
Eppure la Juve Stabia, era partita bene, trovando il goal del vantaggio con una punizione di Giacomo Calò e mettendo alle corde il Livorno che non creava particolari pericoli a Provedel.
La ripresa è un copione diverso, con gli amaranto che piazzano un doppio colpo con una Juve Stabia distratta e sulle gambe. La direzione di gara non ha aiutato le vespe, con un arbitro che ha colorato di giallo troppi calciatori gialloblu, ma non può essere un alibi.
Nonostante tutto, Cissé su invenzione del solito Calò trovava il punto del pareggio e qualcuno pensava al classico finale di “assalto al fortino“, ma ecco che arriva il secondo o se preferite terzo suicidio della serata.
Ricci, si colora di giallo per la seconda volta e pochi secondi prima, Porcino si era colorato di rosso per una brutta entrata su Canotto. Morale della favola, cancellato il vantaggio della superiorità numerica. Il pareggio sarebbe stato salutato comunque con il classico pollice basso, ma le vespe riescono a perdere con la solita frittata della difesa ed il sorpasso della squadra di Antonio Filippini.
Lo stiamo ripetendo da mesi, la difesa è un punto dove non si riesce a trovare soluzione, negli ultimi 180 minuti sono sei i goal presi con un passivo di ben 49 goal subiti ed una media inglese precipitata a meno undici, insomma numeri che mettono i brividi.
La piazza è depressa, il finale è caldo e il doppio derby di Salerno e Benevento arrivano nel momento peggiore del campionato. Riprendere con qualche pot da tre in classifica avrebbe dato serenità alla piazza ed alla squadra. Lo scenario non è semplice anche perché la fragilità mentale e fisica è sembrata evidente a tutti.
Oramai la frittata è stata fatta, inutile citare i “probabilmente o fare calcoli” , palla a Mister Caserta che dovrà ancora una volta provare ad estrarre l’ennesimo coniglio dal cilindro per fare uscire le vespe dal classico periodo no.
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