Napoli buona la prima il giorno dopo la vittoria di Frosinone


La questione di Spalletti commissario tecnico della nazionale e poi ore di tristezza per la scomparsa di Carletto Mazzone, allenatore per un breve periodo anche del Napoli. L’esordio della squadra campione d’Italia allo Stirpe non ha deluso dal punto di vista delle emozioni e dello spettacolo, anche se Garcia commette l’errore di far esordire subito il nazionale svedese di origini americane Cajuste, al posto di Anguissa, mentre sistema Raspadori al posto dell’infortunato Kvaratskheila, e infatti l’inizio è da brividi. C’è’ un fallo ingenuo di Cajuste su Baez in piena area che regala il vantaggio al Frosinone di Di Francesco con il rigore realizzato dal marocchino olandese Harroui, ma non è l’unico errore del nazionale svedese, che viene sostituito ad inizio ripresa proprio da Anguissa, nonostante il camerunense non stia al meglio.

Comunque nel primo tempo il Napoli, pur in difficoltà, riesce a recuperare grazie al tiro da fuori di Politano sul quale l’estremo ciociaro non è apparso pronto e a due splendide conclusioni di Raspadori e Osimhen, che però fruttano solo un gol perché quello del nazionale italiano viene annullato dal var per fuorigioco. Il capocannoniere nigeriano invece, nonostante sia privo della sintonia con il suo amico e collega di reparto Kvaratskheila, riesce a realizzare in modo regolare una splendida rete, ripetendosi anche nella ripresa, nella quale prima sbaglia una facile conclusione sempre volante e poi chiude la partita con il terzo gol del Napoli e la sua prima doppietta personale. Oltre i cambi di Garcia che inserisce Mario Rui, Simeone e nel recupero Ostigard, fanno riflettere le tante ammonizioni rimediate, compresa quella a Garcia, e un rigore netto negato dall’arbitro per una spinta evidente a Zielinski, che avrebbe meritato di festeggiare con un gol la sua volontà di rimanere a Napoli, rifiutando le allettanti offerte economiche arabe.

Va dato merito ad un Frosinone combattivo di aver giocato una discreta gara, cogliendo pure un palo su punizione, ma le altre parate di Turati, che riscatta l’errore sul tiro di Politano e il finale convincente del Napoli può fare parlare di una squadra partenopea destinata ad essere ancora protagonista in questa stagione, soprattutto se dovesse arrivare come sembra ormai certo lo spagnolo Gabri Veiga dal Celta di Benitez.

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