Salernitana, sconfitta col Napoli ed osonero di De Sanctis

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0-2 il passivo ma poteva essere un punteggio più rotondo per il Napoli che non ha avuto particolari difficoltà a superare la compagine granata. Raspadori al 15′ del primo tempo ed Elmas all’82’ timbrano la vittoria dei campioni d’Italia il cui compito è stato sin troppo facilitato da una Salernitana che non ha mai creato occasioni degne di nota. Va altresì detto che in entrambe le occasioni due sviste arbitrali hanno convalidato dei goal irregolari, il primo viziato da un fuorigioco di partenza,il secondo da un fallo a centrocampo su Tchaouna. Tuttavia , questo non può e non deve essere un alibi per gli uomini di Inzaghi ,apparsi in balia dell’avversario dal punto di vista tecnico e che non sono riusciti a colmare il forte gap con una pur apprezzabile abnegazione e con l’impegno profuso.  Troppo forte il Napoli per questa Salernitana! Eppure la squadra granata aveva fatto vedere cose apprezzabili in coppa contro la Samp, avversaria di spessore ben diverso .  Come sempre,  quando si piomba in momenti di crisi così evidenti si cerca il capro espiatorio o comunque il responsabile di queste debacle.  Già da tempo l’indice era puntato sul ds De Sanctis,  reo a detta di molti, di aver smantellato quel bel giocattolo che aveva fatto bene nella seconda parte della scorsa stagione. I nuovi acquisti non hanno convinto e sembrano essere venuti meno anche i senatori.  Il solo Ochoa ha tenuto alta la bandiera granata, compiendo due o tre interventi da applausi  che hanno impedito ai partenopei di terminare con un risultato più rotondo .

Ora ci si chiede a Salerno se l’avvento di un nuovo direttore generale, di un uomo forte, un uomo d’ordine si possa ancora raddrizzare la barca per salvare la stagione ,la quale,ad ora, appare già compromessa ad inizio novembre.  Tanti i nomi fatti, da Petrachi a Tare, da Bigon ad altri ancora. Certo si deve capire qual è la reale intenzione della società,  se è quella di salvare il salvabile o se è quella di scendere per tentare , come il Genoa ed il Cagliari, l’immediata risalita in A con rinnovato entusiasmo.  Certo è che oramai quell’enorme patrimonio di passione che si era generata dopo l’avvento di Iervolino sembra oramai dissiparsi giorno dopo giorno,sconfitta dopo sconfitta . Ci si chiede,poi, con quanti punti di distacco dalla salvezza si arriverà a gennaio per capire se sarà ancora possibile salvare questa serie A. Il calendario non sorride certo alla Salernitana,  attesa da partite proibitive , almeno sulla carta.

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