Il Napoli vince ad Udine sulla Sirena


Il Napoli vince ad Udine sulla Sirena, di Gianfranco Piccirillo Presidente dell’Associazione Stabiamore che racconta la vittoria azzurra

La squadra di Gattuso ha cercato il riscatto dopo la sconfitta con i campioni d’Italia del 1944, ma ha convinto solo nella prima parte del primo tempo. Ancora una volta ha ballato la difesa, che ha visto la presenza per la prima volta di Rrahmani e l’infortunio muscolare dopo pochi minuti di Manolas, al quale subentra il discusso Maxsimovic e l’Udinese ne approfitta per impensierire più volte seriamente Meret, schierato per il consueto turn over in porta. Statisticamente bisogna registrare un episodio piuttosto raro, un rigore assegnato al Napoli dal var che il capitano realizza, portando la sua squadra in vantaggio per un fallo in area su Lozano che subito dopo sfiora il raddoppio di testa. Il messicano ispira poi Petagna per un altro colpo di testa, anche questo ben parato da Musso, grande protagonista della gara, assieme al suo collega Meret. Prima delle parate del pipelet del Napoli arriva la frittata di Rrahmani che esalta Lasagna per un pareggio apparecchiato e cotto dalla difesa del Napoli. L’Udinese legittima il pari con un finale del primo tempo che esalta Meret, autore di due buoni interventi, che evitano il patatrac della rimonta friulana. Gattuso nella ripresa punisce l’errore di Rrahmani, facendo entrare Rui al suo posto e spostando Di Lorenzo centrale al fianco di Maxsimovic con Hysaj che cambia corsia, passando da sinistra a destra. Il Napoli però dopo le grandi occasioni nella stessa azione per Zielinski, che esalta Musso e Insigne che sfiora il palo con il solito tiro a giro, deve ancora subire diverse azioni friulane con Meret impegnato in un paio di grandi parate prima su Lasagna e poi su Larsen.

Gattuso concede una mezzoretta a Llorente, vicino al ritorno alla Juve, per Petagna e inserisce Elmas per un Ruiz leggermente più tonico, ma in un centrocampo del Napoli ancora poco convincente, anche a causa del modulo che il tecnico si ostina a proporre. Il 4 2 3 1, a mio modesto avviso, senza Mertens e Osimhen e con Demme, che entra solo nel recupero, non assicura il necessario filtro a centrocampo e non esalta nemmeno le giocate offensive di Insigne e Lozano, costretti a fare un gioco più dispendioso. L’unico a fare interdizione è Bakayoko, il quale anche se non sempre assicura le geometrie necessarie a praticare il gioco offensivo, ha il grande merito nel finale di segnare di testa il gol del nuovo vantaggio del Napoli, che accoglie la vittoria con soddisfazione, anche se l’Udinese sostanzialmente non avrebbe demeritato il pari. Insomma, nonostante la frittata iniziale il Napoli evita il brodino di inizio gennaio e riesce comunque a gustare il sapore gradevole di un pasto pomeridiano da tre punti, utilissimi a Gattuso ad avere la serenità necessaria a preparare le prossime gare di coppa Italia con l’Empoli e di campionato, in vista soprattutto della grande sfida di Reggio Emilia contro la Juventus, che vale il titolo della Supercoppa Italiana.

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